venerdì 2 aprile 2010

VI AMO TUTTI: recensioni di cinema, dal cinema.



Quest'idea mi è venuta dopo aver letto la recensione di Joe Viterbo.
Tanti Blog recensiscono film, ma quanti Blog lo fanno in base alle reazioni che la gente ha avuto nel cinema?
Solo uno: GIUDIZIO GRATUITO.

Siccome io amo parlare di ciò che mi piace e cerco d'istruire i miei blasfemi amici nell'arte del cinema, a più riprese sono riuscito a convincerli ad abbandonare il Pub a favore della multisala: ecco i risultati.



Cloverfield, la gigante creatura di J.J. Abrams che dalle profondità del mare invade New York. Me lo ricordo ancora la prima volta che l'ho visto, un venerdì pomeriggio in un multisala già affollato da nerd e cloni di Harry Potter.
Devo dirlo sinceramente, io il fascino del viral marketing di questo film l'ho subito tutto, dal primo bisbiglio ai finti telegiornali, dalle pagine fasulle su internet a tutte le seghe mentali che giravano nei forum. Ho goduto per questo. Fate conto che io sono una di quelle persone che fino all'ultimo speravano di vedere al posto del quadrupede alto come un grattacelo la balenottera gigante che girava come schizzo di un fan in internet.
Sono uscito dalla sala ed ero soddisfatto; "una nuova era del cinema" mi dicevo. La nascita di un Godzilla 2.0 made in USA. Un monkumentary con un sacco di CG. Una macchina da soldi. Un connubio tra l'imbroglio della cinepresa e il marketing più sfrenato.
In realtà io queste cose le penso ancora, ma il film non ha avuto l'impatto culturale che mi ero aspettato.
Ma questo io non lo sapevo, era venerdì e mi ero appena visto un film su un mostro gigante che a mio parere DOVEVA essere visto al cinema.
Esco dal cinema e mi dirigo al parchetto dove esco con la mia "compa" e inizio un'estenuante opera di corruzione delle menti, l'indomani siamo tutti a vedere Cloverfield.
A cinque minuti dall'inizio i primi membri dei miei iniziano a commentare "ma che cazzo è?Oh, ma è tutto così?", a distanza di un quarto d'ora accade ciò che temevo, la fatidica frase esce dalla bocca di una femmina "mi è venuto il mal di testa." Accade sempre quando ci sono i movimenti di camera un pò bruschi, qualcuno se ne esce con sta frase e subito dopo, tipo contagio di un virus, tutta la compagnia ha il mal di testa.
"Cazzo" sono tutti un pò irritati, ma almeno il mio amico signor D. non si sta lamentando, insomma, prima siamo passati al Pub e si è bevuto un quarto del Pil della Cina in birra, ora è bello calmo.
Effettivamente non si muove.
Lo tocco, forse è morto.
Si sveglia: "complimenti Angelo, sette euro e cinquanta per dormire su queste poltrone di merda."
Ouch.
Forse non è andata come speravo, le prime slavine di critiche iniziano a travolgermi con i titoli di coda ma mi faccio forza "il resto del pubblico mi darà ragione, l'avrà trovato quantomeno originale!"
Un tipo color carota, nel mezzo della sala, con il suo bomber nero e i suoi capelli a punta riassume il pensiero della sala : "ma por*****o, sto film è una cazzata."
Tutti si alzano, qualcuno sbuffa.
Nessuno si pone le domande che mi aspettavo, "alla fine si sono salvati?" oppure "il mostro è morto?", ma una coppietta con la mano di lei sul culo di lui e la mano di lui NEL culo di lei bisbiglia qualcosa sull'andare a casa a divertirsi.
Il giudizio della cumpa è unanime: la prossima volta si va a vedere un film di Moccia.

Ouch.

Doppio Ouch.

2 commenti:

  1. sai perché sei andato incontro ad una sonora sconfitta?
    perché hai OSATO portar via le menti dal pub e metterle al cinema. Errore. Te lo dico per esperienza, davvero.
    Prossima volta porta il cinema al parchetto, sulle panchine..vedrai che applausi. Finché non arriva quello che ti sta più di tutti sul cazzo col motorino smarmittato a fare i born out durante la scena clou..

    ah, comunque a me er a piaciuto Cloverfield, me lo sono pure rivisto il mese scorso.

    - bullboy -

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