martedì 31 agosto 2010

Du sputi de sgai.

...E così, noi NERD onnivori, noi videogame dipendenti, noi bestie da callo "mezzaluna bassa + pugno" ci ritroviamo ad avere una nuova possibilità di sombinarci il cervello a pochi euri.
Di cosa sto parlando? Dell'Ipod. E tutto ciò che gli gravita intorno, ergo i nuovi videogiochi della "touch- generation".

E con touch generation - temine inventato- non intendo la generazione che si tocca.

Ecco qui tre titoli che potranno soddisfare a poco prezzo la vostra voglia di videogiocare forte e che vi faranno fafre bella figura con gli amici, non tutti sono esclusivamente app. ma possono essere recuperate.

PIANTE contro ZOMBIE



Probabilmente il miglior gioco qualità/prezzo della vostra vita, inclusi quelli scaricati.
Con soli due euro questo gioco "tower defense" vi garantirà ore e ore di divertimento allo stato puro, sfide divertenti, trofei, segreti, potenziamenti e tanti tanti zombie.
Trama essenziale: ci sono gli zombie che vogliono mangiarti il cervello, tu sei barricato in casa con Otis il Pazzo e devi difenderti da loro... con delle piante! Esatto, delle simpatiche piante.
E così ci saranno vari tipi di pianta e vari tipi di zombie contro cui possono essere usate (esempio: lo zombie che vola con il palloncino d'elio può essere respinto con un trifoglio che butta vento, oppure la pianta carnivora mangerà in un boccone gli zombie più coriacei come quelli con la padella in testa) e decine di potenziamenti acquistabili con le monete trovate nel gioco per poter difendervi e spazzare via i mangiacervelli.
Ci sono anche schemi bonus come "colpisci lo zombie" oppure il bowling.
C'è pure per PC.

TETRIS



Se Tetris è l'ABC del videogiocatore, questa versione per Iphone non si smentisce. Eppure non si distacca dall'originale per Game Boy o Arcade Box nonostante tutte le innovazioni che hanno voluto rifilargli, ebbene si, il succo è sempre fare le file piene con i vostri mattoncini multiformato e multicolori in modo che esse possano cancellarsi e voi possiate avanzare di livello.
Mi sovviene or ora che la grafica di questa versione ricorda un poco quella di Casa Vianello, no?
Vabbeh, comunque che c'è in più? Oltre all'estrema praticabilità, alla funzione touch estremamente efficace e alla possibilità di giocare con amici c'è la classica modalità (chiamata maratona, se non sbaglio) e quella "con i trucchi magici".
Che sono i trucchi magici? Le nuove funzionalità di questa versione, ovvero il disegnare i mattoncini, farli esplodere con il tocco delle dita - KEN! PERCHè NON c'è IL GIOCO SUI PUNTI DI PRESSIONE DI KEN!?!?!?- o sbattacchiare il vostro Ipod per distruggerli con delle palline.
Niente di davvero nuovo, ma sempre efficace.

CHAOS RINGS



Ci sono poche cose più irritanti di vedere qualcosa di stupido fatto da chi di giochi se ne intende, e il caso Chaos Rings è un esempio di come qualcosa di stupido possa essere fatto in maniera ineccepibile.
Bello graficamente, con una grafica che ricorda FF8 ma con più pixel a nudo e tenuta in un aggeggio che puoi stringere in un pugno, Chaos Rings è l'ennesimo titolo Square Enix che non regala nulla di nuovo.
Questo è un J- RPG creato unicamente per "leveluppare" i due protagonisti (puoi scegliere all'inizio se fare il binomio "Minchione- tipa che si vuole vendicare" oppure "Futuro Re e Tipa che Combatte") che dovranno muoversi in una misteriosa arena pandimensionale - non so nemmeno cosa vuol dire- e combatte in una cazzo di arena piena di altra gente e dei livelli che boh...
Si mi sono un pò perso sull'ultima frase, comunque è divertente il fatto che le magie e le abilità che usate sono tutte "da maghi Blu" (per i cultori di Final Fantasy), ovvero apprese dai geni dei nemici sconfitti che vi potrete equipaggiare.
Si, vi equipaggiate i geni della gente.
Poi... poi si può attaccare all'unisono per creare combo più devastanti ma sotto sotto scoprirete che questo gioco è un gioco scarno.
Buona la prova, ma adesso bisogna spignere sul divertimento.

giovedì 19 agosto 2010

Club-To-Death Angel Dokuro-chan serie 1 e serie 2

Inizia così:




E poi:



Ma all'improvviso:



E ci sono pure...



Diciamolo pure, le serie di Dokuro - chan sono la cosa più bella che potrebbe capitarvi, brevi puntate ad alta demenzialità dove il protagonista (il solito liceale giappo) verrà seviziato da anemoni, avvelenato, ucciso, amputato, ridicolizzato, umiliato etc...
Una serie irrispettosa e splatter che da la merda a Ecxel Saga e di parecchio, non lesinando citazioni e sfottò ai mostri sacri della cultura manga giapponese e letteratura Europea.
La trama non ha senso, la prima serie inizia con Sakura che saluta gli amici (è il protagonista), sale le scale di casa sua, apre la porta della cameretta e vede Dokuro (poi spiego chi è) mezza nuda.
Lei urla.
Lui urla.
Lei tira fuori ( da dove?) la leggendaria MAZZA DI FERRO UNCINATA di nome Excalibolg e gli sfracella le cervella.
Cioè, proprio gli fa schizzare il cranio sulle pareti, litri di sangue etc.. etc..
Poi la piccola Dokuro come una novella Seilor Moon fa un balletto cantando Pippiru piru pippiru piru con tanto di effetti degni dell'eroina Shojo più scontata e ricostruisce il cranio al povero protagonista.
Questo è l'incipit. Il resto è leggenda.
Dialoghi senza senso.
Diarrea.
Gente che viene trasformata in animale (vedere foto sopra per la BELLISSIMA grafica con cui rimarrano per le due serie a seguire).
Battute sconce.
Tanto Sangue.
Tante battute ammiccanti e robe equivoche.

TANTA TANTA ROBA.

Trama in breve: Sakura da grande diventerà un genio della tecnologia PEDOFILO e inventerà un modo per far si che tutte le ragazze rimangano ferme a 12 anni, per evitare questo Dio manda uno dei suoi angeli nel passato (Sabato, che rimarrà senza tetto per tutta la serie) per ucciderlo, ma la piccola Dokuro si oppone e torna anche lei nel passato... per ucciderlo. Si perchè Dokuro che decide di salvare Sakura lo ammazza in modi atroci almeno tre volte a puntata, per poi riportarlo in vita con i suoi poteri angelici.
Altro strano fatto degli angeli (oltre al fatto che sono tutti dei maniaci sessuali e assassini) è che se viene rimossa l'aureola essi si lasciano andare in potentissime scariche di diarrea. Esatto. Questa è un' angela (?) in diarrea:



e questa è la visione del mondo della piccola Dokuro-chan:




Geniale.

mercoledì 18 agosto 2010

SPLICE: del bizzare, dell'incest, del pedo e della masturbazione.



Ed è arrivato in italia Splice di Vincenzo Natali (è canadese e non italiano), con un cast d'eccezione (o "ex" eccezione visto le ultime imprese di Adrien?) che comprende Adrien Brody, Sarah Polley e Delphine Chanéac (che è l'attrice francese che interpreta la povera DREN).
Allora, mettiamo subito in chiaro una cosa: a differenza di tutte le mie aspettative più rosee Splice NON è una copia di Specie Mortale. Qui le tette sono tettine, non ci sono pompini, si tromba ma di meno e con parecchia meno verve.
Ma attenzione! PErchè con un piccolo ragionamento possiamo comunque trovare del sano sesso perverso anche in questo film: seguite le mie parole come fossero link di youporn.
DREN è uno schifo impastrocchiato di un puttanaio di DNA diversi, Adrien (aka Dottor Clive) se la fotte ergo abbiamo il Bizzare.
DREN ha una crescita cellulare accellerata, ma quanto tempo passa dalla sua nascita alla sua trapanazione tramite membro non-naso di Clive? Pochi mesi. Ergo: pedo.
DREN è tecnicamente figlia di Clive e la Polley (aka doc Elsa), perciò fottendosela a giro i due hanno commesso un incest "che però va bene" come disse Woody Allen dopo aver adottato la futura moglie.
Infine - SPOILER ma fidatevi che dopo il primo quarto d'ora di film ve ne accorgete di già- DREN rinata sotto maschie forme stupra la dottoressa Elsa, la quale aveva usato il suo DNA per creare la piccola mostriciattola perciò Elsa si scopa da sola, cioè si masturba.

Chiarito l'aspetto più importante del film (gente che scopa) devo dire che Splice è un film piacevole se guardato con una bella dose d'ignoranza. Il lungometraggio ha diverse freccie nella sua faretra: è ironico, tratta in modo un pò cafone temi parecchio importanti, non è spudoratamente horrorifico ma più Sci -fi e crea un filo di "inquietanti false speranze".
Andrà tutto bene per i nostri eroi? DREN è così casrina, ma perchè ho la sensazione in ogni momento che voglia piazzarmelo in culo?
Perchè la testa di DREN ricorda una cappella? Et, perchè DREN allo stadio fetale è un grosso glande con l'aculeo?

Cose importanti, come ci dimostrano i volti dei protagonisti:



La trama (che una recensione seria l'avrebbe già riportata) è se3mplice: Clive e Elsa sono una copia di brillanti scienziologi che al posto di lavorare su degli embrioni o su delle cazzo di cellule creano lingue di mucca incrociate con sterco per poi analizzarle. Si, creano tipo stronzoidi viventi. Uno si chiama Ginger, l'altro boh.
Cioè sta cosa è talmente assurda e oltre che solo da qui si poteva fare il legal Trhiller dell'anno su questioni di etica e mica etica.
Vabbè, ad un certo punto la megamultinazionalecattivamachetuttopuòperchètienesoldi blocca il progetto e lo spigne verso la "fase 2" ovvero la sintetizzazione di una proteina del cazzo che fa qualcosa ma chi se ne fotte.
Clive e Elsa non ci stanno e prendono la tangente creando una chimera con fattezze umanoidi di nome DREN (acronimo di Nerd, laboratorio dove esercitano i due e epiteto della civiltà americana), beh qui iniziano le cose problematiche... un pò la tieni nascosta, un pò la Elsa si affeziona perchè ha avuto un'infanzia di merda e la vede come una bimba - o si rivede?- un pò se la montano a giro... va a finire in un patatrak.

Non tutto da buttare in questo film dove il dottor Clive ha una psicologia da perdente brillante per la prima parte dell'avventura e dove la sua negatività viene a scambiarsi con la Elsa che passa da mamma affettuosa a disturbante baldracca nell'arco dell'ora e mezza di proiezione.
Tanta roba che rende il film godibile per chi non ama farsi domande, perchè anche la fantascienza ha diritto a pseudo motivazioni con basi che non s'incrinio al primo colpo, soprattutto se è ambientata ai giorni nostri.
Dell'etica e della scienza faccio fare a voi delle supposizioni, c'è da chiedersi però: se nessuno degli animali con cui DREN è stata fatta non è un predatore, da dove cazzo ha tirato fuori la coda- frusta- pungilione velenoso atuorigenerante? Dal DNA della bertuccia?
Boh.

mercoledì 11 agosto 2010

Shocker: perchè two film son megl'che uan.



Si cazzo, perchè lo davano anche questo su notte horror.

Da un Wes Craven che al tempo ci credeva un poco di più ecco un piccolo film horror che in realtà sono due.

Jonathan Parker (un ancora non-regista Peter Berg) è un ragazzo come molti altri che dopo una brutta botta durante gli allenamenti di football inizia ad avere visioni di gente che crepa.
Il giovane non sa dire se le sue visioni sono vere o no, finchè un giorno non vede la sua famiglia massacrata da un killer (Horace Pinker a.k.a. Mitch Pileggi famoso per il serial televisivo X files) e scopre di poter prevedere i movimenti dello psicopatico assassino.
Con l'aiuto del padre detective che si fida (con qualche problema) delle intuizioni del giovane, i due riescono a catturare il maledetto Horace grazie ad alcuni indizi (come il furgone da antennista con il quale girava) e a farlo friggere sulla sedia elettrica.

E qui finisce il primo film.

Poi, come "Dal tramonto all'alba" cambia tutto... Horace riesce a diventare un essere di energia pura che si aggira tra il tubo catodico e le persone stesse, seminando il terrore e braccando il giovane che lo fece condannare.

Nella seconda parte del film Wes si dà allo show grasso, perdendo ogni logica a favore del divertimento un pò ignorantotto e assurdo degli anni in cui non dovevi spiegare allo spettatore perchè succedeva una cosa, ma dovevi farlo divertire e basta.
E così inizia il carosello dell'assurdo...

Rivelazioni alla "Luke sono tuo padre" che concludono la prima parte del film (la ricerca al serial killer, anche non troppo esaltante...) sfondano lo schermo per iniziare lo spettatore ad un film che prende tutto dappertutto e lo concia come una polpetta d'avanzi, magari non sanissima e raramente digeribile ma comunque gustosa...

Spiriti del bene e spiriti del male, Sci -Fi da terza elementare, immolazioni gratuite, possessioni spiritiche, ritorni dalla tomba, amuleti, meta - televisione e se vogliamo anche un piccolo significato nascosto che possiamo raschiare dal fondo del barile su quanto l'allucinarsi davanti ad uno schermo possa far male.

Ma forse sto cercando oro dove non dovrei... un Wes Craven che fa divertire, tanti attori che con il tempo abbiamo conosciuto e omicidi a catena sono ciò che rendono sto film (o, come a me è sembrato, questi due film) un buon modo per riempire un'ora e mezza in cui non si sa proprio che cacchio fare.

sabato 7 agosto 2010

Tu voi fà lo Giapponese ma sei nato in America : HEROMAN la serie.

Dalla fervida mente del papà dei più famosi supereroi americani Stan Lee (anche se ci sono delle controversie...) e dallo studio di animazione nipponico Bones (vi butto giù un nome su tutti degli anime che hanno sfornato: Eureka 7) ecco nascere un curioso esperimento di quelli che non sono "nè carne nè pesce": Heroman.

Io ho preso un sacco di tempo prezioso per vedermi i 16 episodi che lo compongono e, beh... quello che ne ho tirato fuori è questo:



AMERICA ovunque, anche quando non c'è motivo. SOPRATTUTTO quando gli americani le cui avventure sono narrate si comportano come giapponesi.



Stan Lee che fa cammei ANCHE nell'anime! Oramai è il suo nuovo hobby, e i fumetti della Marvel ne risentono ( i Marvel Mega del Regno Oscuro sono un modo per riutilizzare la cartaculo. Provocazione Gratuita.)



Enormi palle di metallo che girano per un cinque o sei puntate dell'anime, e per sentirti in sintonia anche a te dopo poco ti ritrovi con le palle di carne che girano.

Non ci sono molte giustificazioni per la nascita di Heroman se non quella del quattrino e della nuova possibilità di invadere l'oriente sulla scia dei Marvel Manga (interessanti fino ad un certo punto); ed il prodotto che nasce così artefatto non può avere lunga vita.
La carenza di idee si sente, parecchio.
Nel tentativo di attrarre un bacino di pubblico abnorme che spazia dall'America all'oriente, in questa sere fanno capolino tutti i clichèt delle serie Manga, spostati però in America:



I bulli che fanno ridere i polli? Ci sono.



Amico un pò troppo "amico"? C'è.



Bimbominkia post 2000 con super amico/poteri speciali/ Robot che non si sa come mai gli escono i colori dell'America quando si trasforma? Ci sta, ci sta.



Loli buona per la prossima sessoine di bukkake? Presente.

Partiamo subito con la trama che almeno ce la si leva dalle palle: America - dove tutto è AMERIKA, stereotipi ovunque dal macho rugbysta all'hamburgher)- siamo a Central City (perchè bisogna essere originali, eh?) e seguiamo le gesta di un bimbo babbo (come quelli dei manga ma con una gigantesca differenza che poi spiego...) di nome Joey Jones che entra in possesso di un modellino all'ultimo grido di robottino dopo che questo è stato stirato da un auto.
Joey lo raccoglie e con improbabili capacità di microtecnologia lo aggiusta.
Poi arrivano gli alieni a forma di insetti umanoidi (tanto perchè gli anni '60 dello Sci-Fi nessuno se li ricorda, eh?) e parte un fulmine.
Il fulmine colpisce il robotto e poi boh. A Joey Jones compare il "porta deck" di Yu - gi -ho sul braccio, comanda il robotto contro gli alieni e per sedici puntate usa mosse e mica mosse.

Punto.

A capo con postilla: Carino il fatto che dopo la partenza assolutamente "nell'occhio del ciclone" c'è una seconda parte (non originale, ma interessante) sui problemi di convivenza tra Heroman, Joey e compagnia bella e il mondo AmeriKano.

Ma la tremenda faccenda, oltre la noia, è un'altra: qui si tenta di accaparrare un pò di tutto per fare lo show grasso e che piace a tutti, ma stringi stringi, ruba, copia e prendi alla fin fine lo spettatore rimane con un nulla in mano e sia il mondo del "manga" che quello del "comics" - che si sente comunque poco- ne escono dissacrati.
Tralasciando il fatto che gli americani di questa serie si comportano come giapponesi (sarebbe stato un bell'esperimento far fruttare le possibili differenze di un personaggio americano che si muove in un ANIME, invece di riprendere il concetto dell'onee chan ed dell'amico nemico e del Senpai e della comparsa improvvisa, e del ripensamento e bla bla bla...), il protagonista Joey è l'antitesi di quello che viene rappresentato in tutti i manga esistenti.
Vuole essere un clone accomodante, riesce ad essere un insulto: Joey non segue il percorso di crescita e responsabilizzazione di DAi, Goku, Yu-Yu, Arus etc..etc.., Joey non cresce MAI, Joey viene sodomizzato dagli eventi e questo non è il comportamento di un personaggio da ANIME.
Quel moderno Golem che è Heromen in realtà è una bambolina, un'arma. Heromen si risveglia e diviene reattivo solo ed esclusivamnete in situazioni borderline perchè costretto da una trama non troppo ingenosa, per la maggior parte del tempo è solamente un bazooka carico in mano ad un bambino balbuziente e anche questo non c'è nei Manga.
Il potere, l'arma o l'amico potente è un mezzo di riscatto che serve al protagonista per intenti nobili (anche se sono sbruffoni ex: Black Star in Soul Eater) e non una sorta di involucro che è vuoto per tre quarti del tempo ed è il simbolo fallico di un bimbo che cerca riscatto regalandoci combattimenti graficamente belli (ma noiosi...) e qualche gaffe... anche perchè logicamente le gag giapponesi (vedi l'episodio dell'appuntamento) non funzionano con gli ameriKani.
Era interessante, ma si è presa la misura sbagliata per amputare tratti di cultura fumettistica di zone diverse e ciò che ne è uscito è solamente un BLUFF che non convincerà nemmeno gli amanti più spudorati dell'oriente.

Più che brutto è noioso e a tratti offensivo.