lunedì 25 gennaio 2010

L'INVASIONE DEGLI ULTRACORPI (1956)



Il film che ha avuto probabilmente più remake illustri nella storia del cinema di fantascienza…
Oppure la teoria di Jack Finney secondo cui i comunisti non provano emozioni…
Oppure come usare allegorie per la esprimere le proprie opinioni sulla guerra fredda (visto che siamo nel 1956)…
L’Invasione degli Ultracorpi ( ovvero Invasion of the Body Snatchers) è un film di più di cinquant’anni fa (1956) in bianco e nero e della durata di ’80 minuti, prodotto da Walter Wanger e diretto da un ancora non affermato Don Siegel (Fuga da Alcatraz) è interpretato da Kevin McCarthy e da Dana Wynter nonché tratto dal romanzo di fantascienza/orrore di Jack Finney.
Il film inizia con un Dottor Miles J. Bennel in preda al panico che viene interrogato dal dottor Hill su i suoi presunti delirii riguardo una razza aliena che a poco a poco si sta sostituendo a tutti gli abitanti del pianeta partendo dalla cittadina di Santa Mira. Da qui parte un flashback che vede il dottore ritornare nella sua cittadina per riprendere la sua attività di medico impegnato a risolvere casi di febbre o emorroidi (okay queste le ho aggiunte io…) finché piano piano tutti i suoi pazienti iniziano a disdire gli appuntamenti, come se stessero guarendo da soli. Contemporaneamente dei casi di psicosi e paranoia iniziano a spuntare come funghi nella ridente cittadina, tutti accumunati dal fatto che ogni persona dice che uno o più dei suoi famigliari “non è realmente quello che è”. Parecchio bizzarro, nei remake successivi la cosa sarà ancor più ironizzata da un grande come mister Mattew, uno sei protagonisti del secondo Remake.
Trovati strani bacelli con forme pressoché umanoidi il Dottor Miles e la sua vecchia fiamma Becky Driscoll ( Dana Wynter, per l’appunto) cercheranno di saperne di più su questi alieni precipitati sottoforma di semi spaziali nei campi di Santa Mira che sembrano replicare le persone e privarle dei sentimenti … riusciranno i nostri eroi nell’impresa?
Beh il film inizia con il Dottor Miles analizzato da uno psichiatra, tirate voi le somme …
Questo capostipite della saga sugli Ultracorpi è fresco – nonostante la veneranda età- ancora in data odierna e rifugge dalla tremenda ingenuità di tutti i film del tempo per gran parte dei suoi ottanta minuti, per poi scadere nel dialogo fra gli Ultracorpi e Miles che parte dall’idea di una società utopica senza guerre, violenza e dove tutti sono uguali (hum …) per poi andare a parare in una ridicola filippica sull’amore e l’importanza delle emozioni per gli esseri umani ( con un dottore spaventato che urla agli Ultracorpi “voi non avete nessuno che vi ama”… ci manca solo che sottolinei l’infanzia infelice di quei semi …) comunque il film non manca di colpi di scena molto apprezzati soprattutto visti con l’occhio dell’epoca ( ovvero mantenevano ancora la loro genuina novità).
Purtroppo gli attori non sono all’altezza del capolavoro di Siegel, infatti la recitazione della Wynter è pari a quella di Manuela Arcuri (… vabbeh forse esagero …) e McCarthy con quel suo inguardabile ed enorme mascellone, il suo gesticolare folle e quei due maledetti denti da roditore sempre in primo piano… insomma forse non è stata la scelta più giusta. Sembra di vedere l’impassibile volto di Action Men su un malleabile corpo di Didò.
Spenderei ancora qualche parola per descrivere le caratteristiche degli alieni replicanti che con l’avanzare degli anni sono state mutate o addirittura travisate ( in Invasion non c’erano replicanti e i bacelli erano croste che avvolgevano la vittima grazie al sudore, nonché gli alieni erano in tutto e per tutto tratti come un virus. E vomitavano addosso alla gente.) comunque le caratteristiche dei Body Snatchers secondo una mia attenta osservazione erano queste, nell’illuminato 1956:
- Privi di impronte digitali
- Mancanza in fase di “mutazione” di espressione, linee di demarcazione facciali e rughe
- Immunità a malattie terrestri
- Copiano le persone per poi prenderne il posto
- Assorbono la mente della vittima originale durante il sonno
Altre parole da spendere su questi esseri – escluso il ricordare che provengono da semi spaziali come detto in precedenza- non ce ne sono, forse un giorno nell’analizzare Terrore dallo spazio profondo (il mio remake preferito) e Invasion, coglierò l’occasione di sottolineare le differenze fra gli invasori nei tre film e soprattutto i diversi svolgimenti di trama … già perché escludendo la presenza degli psichiatri e del servizio sanitario, nonché quella degli alieni i tre film sono profondamente diversi, iniziando dal fatto che sono molto meno introspettivi e privi (per fortuna) di basi politiche.
Ma basta perdere tempo con questa recensione che voglio farmi quattro passi, perciò passo a riportare la frase mitica ed il momento indimenticabile del film ( e per trovarne in un film del ‘59 ce ne vuole):
1)“Hasta la vista baby!” il dottor Miles sforacchiando con una Phyton il corpo di un Body Snatcher
2)“Non mi interessa una vita così!” miles
“Dimentichi una cosa ,Miles” Body Snacher
“Cosa?” Miles
“Non hai altra scelta.” Body Snacher
3) ciò che accade dopo l’ultimo bacio tra i due protagonisti
4) “Un camion proveniente da Santa Mira ha avuto un incidente, il conducente è stato ritrovato con le gambe spezzate. Il Camion trasportava bacilli.” Un infermiere al dottor Hill alla fine del film.
OKAY UNO DI QUESTI MOMENTI CLOU è STATO INVENTATO. STA A VOI DECIDERE QUALE!
Beh promosso a pieni voti: un classico che pur reinventato nel tempo riesce a difendersi con onore grazie alle sue atmosfere da … “guerra fredda”, in qualunque senso vogliate dargli.

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