martedì 19 gennaio 2010

AVATAR, in 3d!? Aò Cameron, ridacce TRUE LIES!!!



C'è tanto da dire e io sono maledettamente stanco e svogliato, scrivo questa recensione con la morte nel cuore perchè Cameron è un grande, ma ancor più grande era l'aspettativa per quello che mr. Dreamworks ha definito "un capolavoro".

Ci sono dei punti da specificare. Ed è meglio farlo subito.

Avatar è un bel film, sicuramente un buon film, assolutamente un blokbuster - e ci credo, con tutti i quattrini che ci girano intorno-, ma di sicuro non un capolavoro.
Non qualcosa che cambia la storia del cinema.
Cameron ha dimostrato più volte di essere un grande regista che ama l'action, le sfide impossibili e le produzioni milionarie (Terminetor 1 e 2, Titanic, Aliens: scontro finale, True Lies) e sono felice del Golden Globe assegnatogli Domenica sera (se non sbaglio con il fusorario) e sarò felice anche quando gli faranno vincere l'Oscar - chi ne dubita?- ma in questo caso non ha regalato nulla di memorabile all'arte cinema.
Il tanto decantato 3D ( 10 anni di studi, dice qualcuno, 14 dicono altri) in realtà non è così efficace come tutti i Blog che ho letto volevano far credere.
Devo dire la verità, quanti blog hanno urlato al miracolo per quello che in realtà è solo un buon film? Tutti quelli che ho letto.
Ma la verità è che i 1080 p del full HD risultano assai più gradevoli della visione 3D del film, in cui le immagini sono uscite dallo schermo solo nei trailer di Alice nel Paese delle Meraviglie, mentre sono andate all'interno per tutta l'avventura sul pianeta di Pandora.
Questa ricerca di profondità all'interno dello schermo, dove sembrava di vedere uno di quei libri per bambini in cui le immagini sono sovrapposte e sfogliandoli esse mutano con l'aggiunta di nuovi elementi, mi ha lasciato a bocca aperta... mi aspettavo di dover schivare i fottuti dardi dei Na'vi durante la proiezione, invece ho dovuto cercarli in un'immagine che nel suo andare in profondità si focalizza solo su ciò che vuole lei, ed allora ci ritroviamo con metà dell'immagine fuori fuoco perchè il regista vuole farci apprezzare l'altra metà in 3d... ma allora, porco sgrugnoh riprendi solo ciò che ci vuoi mostrare! Non far incazzare la gente - e non ero il solo a dirlo- con dei movimenti di camera che costringono gli occhi a delle carambole da strabismo!
Per quanto riguarda la grafica, ovviamente il miglior cg in circolazione, tutto è molto bello... talmente bello che gli attori diventano di troppo. Manco ci si ricorda di chi recita! Sono MARGINALI!
A dire la verità, accecati dal 3d e sedotti dal film più visto nella storia del cinema... molti non si sono accorti che qui ANCHE LA TRAMA è MARGINALE! Un pretesto per il 3d, per la fantastica vegetazione di Pandora, per gli esseri bizzarri e autoctoni, per i Na'vi, per far ridiventare papabile Sigourney Wyver che è invecchiata un pò troppo.
Ed allora ci ritroviamo a guardare un videogioco, un pezzo di Pochaontas, un pezzo de "L'ultimo dei moicani" e una fetta di Balla coi Lupi.
Una storia d'amore priva di sentimenti e che si evolve in modo spiegabile in qualche fotogramma fra i due protagonisti, quando si potevano sfruttare parecchio meglio le due ore e passa di film. La gente non ci crede all'amore privo di sentimenti fra l'Avatar e la bella aliena, è qualcosa di veloce ed improvviso in un mondo dominato da tutti i clichet dei generis e da personaggi stereotipati (a livelli impressionanti, mai dare al pubblico del carisma quando hai esplosioni e mitra! Apprezzabili però le chiare critiche sulle scelte dell'America nelle sue guerre, fatte dal marine senza cuore a capo delle azioni militari su Pandora).
Che altro dire, dopo aver digitato centinaia di parole in preda ad uno sclero che manco l'oracolo di Delfi?
Un combattimento finale preso a piè pari da Aliens: scontro finale (non penso sia plagio, d'altronde Cameron ha copiato se stesso! Solo che ora l'alieno è buono e non ha il sangue acido!)che serve a prepararci ad un finale che è telefonato dall'inizio del film.
Una risoluzione dell'intreccio che vede la religione- magia dei Na'vi come protagonista, basta che il pubblico si ecciti ed ogni pretesto è buono, anche se non esattamente gustoso. Dulcis in fondo abbiamo una sceneggiatura carente, che vede un marine paraplegico ammorbarci con i suoi lunghissimi monologhi che come una nenia passano presto a far da sottofondo alle mai troppo fantastiche immagini.
Un triofo al botteghino? Ovvio.
Il tanto atteso capolavoro, così decantato da molti esperti di cinema? No.
Avatar è un buon film, sicuramente non è il migliore del geniale regista; se però volete una vera storia d'amore andate a vedervi lo stupendo Cirano, se volete dell'action... beh mr. Cameron, ripigliati Avatar e ridammi True Lies.
Me lo guardo, mi diverto con un film che si prende in giro e lo faccio anche sul televisore di casa.
Televisore di mia nonna.
In bianco e nero.

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