venerdì 30 luglio 2010
giovedì 29 luglio 2010
e per rimanere in tema!
Unknown Soldier è uscito in Italia.
E' disegnato da Ponticelli, che fino a prova contraria è italiano.
E' un fumetto davvero fantastico.
E' stupendo.
MA CHE CAZZO!!!
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Hush negher
POCA FANTASIA.
"HEy, figo il Punitore vestito come un gladiatore del Cesar Palace!"
"No, non è il Punitore. E' un altro personaggio: Ares."
"Ma chi cazzo ha invertito i colori a Venom?"
"No, non è Venom. E' sempre Eddie Brock ma il personaggio è nuovo..."
"Ah. E chi è?"
"..."
"Allora?"
"Beh... si chiama... Anti-Venom."
"..."
"..."
"TOSTO! Todd è tornato alla Marvel? HA disegnato una storia sull'Anti- Venom?"
"Heam..."
"Che c'è?"
"Questo... non è l'Anti - Venom."
"Ah. Ma sembra proprio..."
"No. No, non è l'Anti - Venom."
"Vabbè è il suo clone?"
"No. Non è un personaggio Marvel."
"Che cazzo è allora?"
"E' il nuovo personaggio dell'IMAGE. Un nuovo eroe con le sue storie e tutto quanto: Haunt."
"Ma... cioè mi vuoi dire che dopo anni che Todd & company non sfornavano nulla... hanno fatto uscire questo?"
"Si."
"Ah."
"Già."
"Però la storia è fascinosa, eh."
"Si, beh. Sai... penso che inizierò a comprarmi l'ennesima ristmpa di Dragon Ball."
"Ouch."
mercoledì 28 luglio 2010
Kiss Kiss Bang Bang
Copio da Wikipedia, perchè almeno mettiamo pazialmente in chiaro cos' è un Thriller:
"I thriller si fondono comunque spesso con il giallo in senso lato, ma sostanziali sono le differenze nella trama. In un thriller, il protagonista deve spesso fermare i piani criminali dell'antagonista e i crimini sono normalmente compiuti su larga scala: omicidi seriali o di massa, atti di terrorismo oppure rovesciamenti di governi. Il pericolo e gli scontri più o meno violenti sono spesso elementi fondamentali della trama. Mentre nel giallo classico il climax viene di solito raggiunto quando il mistero viene risolto, nei thriller viene raggiunto quando il protagonista, alla fine, riesce a battere l'antagonista, salvando la vita a sé stesso e molto frequentemente anche ad altri personaggi."
... e allora questo film stupendo cos'è?
Io direi un Thriller Comico. Stupendo.
Già un Robert Downey Jr. in grande spolvero cinque anni prima d'interpretare l'uomo di latta Marvel che gli ha salvato la carriera è tutto da gustare, già un "Gay" Perry von Shrike interpretato da un Val Kilmer che fa ridere (prima volta dai tempi di Top Secret! anno 1984) è da acquisto diretto della versione dvd del film ma il regista SHANE BLACK alla sua prima esperienza riuscitissima sulla sedia del boss è l'ordine imperativo di stamparsi il capolavoro Kiss Kiss Bang Bang direttamente nel cervello e di lasciarlo lì, tra i nostri film culto.
Per chi non lo sapesse SHANE BLACK è il figliolo che ha scritto la quadrilogia di arma letale, LAST ACTION HERO e l'ULTIMO DEI BOYSCOUT: cioè quest'uomo è parte fondamentale della pubertà di ogni maschio che si rispetti, al pari del primo batuffolo di pelo sull'inguine e della prima smanacciata all'amica del cuore.
Ma non fermiamoci qui, perchè Shane nel cilindro tiene anche un personaggio del VERO PREDATOR - 1987- dove ha interpretato il personaggio di Hawkins.
Come per The Expendables capisci, caro lettore, che soltanto le premesse del film ne impongono la visione e lo status di cult addirittura prima dei titoli di testa. Ma non facciamo i cafoni e parliamo un poco di sto film:
(si, ha una mano monca.)
Allora...
Siamo con il buon Harry Lockhart che - ladruncolo di professione- sta rubando il regalo di natale per la nipotina ed al telefono la interroga sul gioco esatto che la bimba vuole - nota bene: il gioco che lui illumina (;))-, ma il suo compagno fa un pò troppo casino e vengono beccati: tutto precipita quando una scìura ammazza il collega con un colpo di pistola.
Robert... heam... Herry scappa e s'infila in un provino per un film della grande Hollywood e, mettendosi a piangere, ottiene la parte.
Beh sto raccontando troppo nel dettaglio, voglio solo che sappiate che arrivato nella città dei sogni per l'ultimo provino il ladruncolo incontra GAY PERRY (Val investigatore privato homo) e i due si devono frequentare per un pò, così che il ladro impari la parte dell'investigatore, ma... tutto precipita quando i due diventano testimoni di un omicidio.
Ovviamente prima della fine del film vedrete l'amica d'infanzia lasciva di Herry, le sparatorie, l'amputazione di un dito, energia elettrica nelle palle, gente che per sbaglio piscia su un cadavere e tante tante risate...
La narrazione con i suoi flashback volutamente e gustosamente frammentari ed ignoranti è squisita, per non parlare del metacinema creato tramite i pensieri di Harry che sono proprio lo schizzo nel cum shot che ci fa tutti felici.
E se tutto questo non vi avesse convinto...
Michelle Monaghan è proprio figa.
e ha le tette fuori. E fa la porcellina.
"I thriller si fondono comunque spesso con il giallo in senso lato, ma sostanziali sono le differenze nella trama. In un thriller, il protagonista deve spesso fermare i piani criminali dell'antagonista e i crimini sono normalmente compiuti su larga scala: omicidi seriali o di massa, atti di terrorismo oppure rovesciamenti di governi. Il pericolo e gli scontri più o meno violenti sono spesso elementi fondamentali della trama. Mentre nel giallo classico il climax viene di solito raggiunto quando il mistero viene risolto, nei thriller viene raggiunto quando il protagonista, alla fine, riesce a battere l'antagonista, salvando la vita a sé stesso e molto frequentemente anche ad altri personaggi."
... e allora questo film stupendo cos'è?
Io direi un Thriller Comico. Stupendo.
Già un Robert Downey Jr. in grande spolvero cinque anni prima d'interpretare l'uomo di latta Marvel che gli ha salvato la carriera è tutto da gustare, già un "Gay" Perry von Shrike interpretato da un Val Kilmer che fa ridere (prima volta dai tempi di Top Secret! anno 1984) è da acquisto diretto della versione dvd del film ma il regista SHANE BLACK alla sua prima esperienza riuscitissima sulla sedia del boss è l'ordine imperativo di stamparsi il capolavoro Kiss Kiss Bang Bang direttamente nel cervello e di lasciarlo lì, tra i nostri film culto.
Per chi non lo sapesse SHANE BLACK è il figliolo che ha scritto la quadrilogia di arma letale, LAST ACTION HERO e l'ULTIMO DEI BOYSCOUT: cioè quest'uomo è parte fondamentale della pubertà di ogni maschio che si rispetti, al pari del primo batuffolo di pelo sull'inguine e della prima smanacciata all'amica del cuore.
Ma non fermiamoci qui, perchè Shane nel cilindro tiene anche un personaggio del VERO PREDATOR - 1987- dove ha interpretato il personaggio di Hawkins.
Come per The Expendables capisci, caro lettore, che soltanto le premesse del film ne impongono la visione e lo status di cult addirittura prima dei titoli di testa. Ma non facciamo i cafoni e parliamo un poco di sto film:
(si, ha una mano monca.)
Allora...
Siamo con il buon Harry Lockhart che - ladruncolo di professione- sta rubando il regalo di natale per la nipotina ed al telefono la interroga sul gioco esatto che la bimba vuole - nota bene: il gioco che lui illumina (;))-, ma il suo compagno fa un pò troppo casino e vengono beccati: tutto precipita quando una scìura ammazza il collega con un colpo di pistola.
Robert... heam... Herry scappa e s'infila in un provino per un film della grande Hollywood e, mettendosi a piangere, ottiene la parte.
Beh sto raccontando troppo nel dettaglio, voglio solo che sappiate che arrivato nella città dei sogni per l'ultimo provino il ladruncolo incontra GAY PERRY (Val investigatore privato homo) e i due si devono frequentare per un pò, così che il ladro impari la parte dell'investigatore, ma... tutto precipita quando i due diventano testimoni di un omicidio.
Ovviamente prima della fine del film vedrete l'amica d'infanzia lasciva di Herry, le sparatorie, l'amputazione di un dito, energia elettrica nelle palle, gente che per sbaglio piscia su un cadavere e tante tante risate...
La narrazione con i suoi flashback volutamente e gustosamente frammentari ed ignoranti è squisita, per non parlare del metacinema creato tramite i pensieri di Harry che sono proprio lo schizzo nel cum shot che ci fa tutti felici.
E se tutto questo non vi avesse convinto...
Michelle Monaghan è proprio figa.
e ha le tette fuori. E fa la porcellina.
martedì 27 luglio 2010
RED DEAD REDEMPTION
... finalmente!!!
Per farsi perdonare la gaffe di GTA 4 la Rockstar Games doveva sfornare uno svavillante capolavoro nello stile pop-hard boiled che la contraddistingue, e che cazzo, per gran parte c'è riuscita!!!
Red Dead Redemption è in tuotto e per tutto un GTA, non verranno citati i luoghi dei vari GTA ma partendo dalle icone della mappa, al modo di sfruttare il freeroaming e i comandi uguali... possiamo tranquillamente considerarlo parte del filone di videogame "criminale" più amato al mondo: primo in UK e USA, incontrastato anche ora che lo recensisco con mesi di ritardo.
La Rockstar ci catapulta in un mondo che pullula di Freaks ottimamente caratterizzati e dove citare "Al cuore Ramòn" non ti aiuterà a portare a casa la pellaccia, un West senza più eroi dopo che è passato il grande "Far West" che conosciamo tutti attraverso film e fumetti.
Corruzione ovunque, uomini spietati, indiani quasi estinti a discapito di una civiltà che si è imposta nel peggiore dei modi, con violenza ed ignoranza: qui si aggira l'ex bandito John Marston a cui il Bureau ha rapito moglie (ex battona, ci tenevo a dirlo) e figlio per costringerlo a divenire un cacciatore di taglie che ha come unico scopo l'uccisione dei membri dell'ex- banda.
Trama da capogiro e ricca di colpi di scena, che ci porterà da delle sparatorie nel New Austin a ribaltare un regime in Messico.
Sceneggiato da Dio, accompagnato da una regia volutamente classica e con una colonna sonora incredibile questo gioco è consigliato a tutti quelli che hanno amato perle come GTA: San Andreas.
Beh che vi aspetta in questa epopea western? Necrofilia, duelli, esplosioni,prendere al lazzo i cattivi, assaltare treni, difendere fanciulle, corse di carri, gioco d'azzardo (poker, black jack, dadi bugiardi, gioco delle cinque dita, braccio di ferro e lancio del ferro di cavallo), rapine in banca, assalti di ogni genere, domare cavalli, scuoiare animali, trovare tesori, fuggire da miniere piene di killer, sparare alla corda di un impiccato prima che perda la vita... etc etc.
Un sacco di robe. Un sacco di robe perchè Red Dead Redemption è un gioco immenso, vi basti pensare che la mappa è due volte quella di San Andreas.
Le novità non si fermano alla location (con tutti i cambiamenti che ne conseguono ovvero: non auto di diverse marche ma cavalli di diverse razze e senza bazooka ci ritroveremo a far esplodere la faccia dei nemici con uno Springfield a quattro colpi), ma anche la struttura e le scelte che prenderete nel gioco muteranno alcune cose nel modo che avrà il popolo di trattarvi (come in Infamous). Sarete un bandito oppure un salvatore del west? (Considerate che è un gioco rockstar, perciò non sarete mai dei santoni hippies, al massimo incapretterete criminali con il lazo, quando non gli bucherete le rotule con la colt).
Le missioni sono principalmente di quattro tipologie: principali (segnalate sulla mappa, obbligatorie per proseguire nella trama), sconosciuti (personaggi moooolto particolari di questo West borderline che vi proporranno i compiti più assurdi, da aiutarli a costruire una macchina per volare a trovare il marito morto da anni di una vecchia pazza etc...), sfide (elencate sul diario nel menù di pausa che servono per accrescere la vostra fama nel west, come cacciare oppure prove di abilità) ed infine dei piccoli compiti casuali di personaggi che incontrerete durante i vostri viaggi (gente che si avvicina urlando in cerca del vostro aiuto, che potete ignorare).
Altra cosa che mi ha fatto impazzire è il supercitazionismo (mica copiare, prendono solo quel che basta per far capire ai fans che il gioco prende a piene mani da una certa tipologia di cinema e letteratura) di alcune missioni, come... come mai la gente scompare nella zona di Hanging Rock??? Heheh...
Finire al 100% questo gioco sarà una vera impresa, anche perchè dopo il presunto finale (da molti giudicato epico) dovrete scoprire il VERO finale ;) (io l'ho scoperto di puro culo!)
"Ma è tutto oro quello che luccica?" Beh sta frase è scontata e la potevo evitare ma.. ma no, non è tutto perfetto.
Ci sono svariati piccoli bug nella stupenda grafica di D.R.R. (robe da poco, tranne una volta che ho visto la testa di un cavallo spuntare dal terreno!)e poi soffre della vastità dei suoi terreni (fin troppo anonimi), pensate a girare la mappa con un cavallo quanto ci mettete! Certo c'è il viaggio veloce, ma perderete un sacco di missioni secondarie!!!
E poi, imperdonabili le lunghe cavalcate per far spazio ai dialoghi durante le missioni (che a volte si ripropongono in maniera noiosa, ma grazie a Dio sono intervallate da altre missioni così allucinanti e divertenti che spesso si chiude un occhio sulle altre) che aiuteranno a comprendere meglio psicologie e trama, ma che due palle cavalcare per dieci minuti a volta per sentire un dialogo! Questa cosa era presente anche nei vecchi GTA, ma 1- ci si spostava in macchina e durava poco, 2- accadeva all'inizio come introduzione e poi raramente... mentre qui accade ogni due per tre! Cazzo!
Detto questo, detto tutto.
Per farsi perdonare la gaffe di GTA 4 la Rockstar Games doveva sfornare uno svavillante capolavoro nello stile pop-hard boiled che la contraddistingue, e che cazzo, per gran parte c'è riuscita!!!
Red Dead Redemption è in tuotto e per tutto un GTA, non verranno citati i luoghi dei vari GTA ma partendo dalle icone della mappa, al modo di sfruttare il freeroaming e i comandi uguali... possiamo tranquillamente considerarlo parte del filone di videogame "criminale" più amato al mondo: primo in UK e USA, incontrastato anche ora che lo recensisco con mesi di ritardo.
La Rockstar ci catapulta in un mondo che pullula di Freaks ottimamente caratterizzati e dove citare "Al cuore Ramòn" non ti aiuterà a portare a casa la pellaccia, un West senza più eroi dopo che è passato il grande "Far West" che conosciamo tutti attraverso film e fumetti.
Corruzione ovunque, uomini spietati, indiani quasi estinti a discapito di una civiltà che si è imposta nel peggiore dei modi, con violenza ed ignoranza: qui si aggira l'ex bandito John Marston a cui il Bureau ha rapito moglie (ex battona, ci tenevo a dirlo) e figlio per costringerlo a divenire un cacciatore di taglie che ha come unico scopo l'uccisione dei membri dell'ex- banda.
Trama da capogiro e ricca di colpi di scena, che ci porterà da delle sparatorie nel New Austin a ribaltare un regime in Messico.
Sceneggiato da Dio, accompagnato da una regia volutamente classica e con una colonna sonora incredibile questo gioco è consigliato a tutti quelli che hanno amato perle come GTA: San Andreas.
Beh che vi aspetta in questa epopea western? Necrofilia, duelli, esplosioni,prendere al lazzo i cattivi, assaltare treni, difendere fanciulle, corse di carri, gioco d'azzardo (poker, black jack, dadi bugiardi, gioco delle cinque dita, braccio di ferro e lancio del ferro di cavallo), rapine in banca, assalti di ogni genere, domare cavalli, scuoiare animali, trovare tesori, fuggire da miniere piene di killer, sparare alla corda di un impiccato prima che perda la vita... etc etc.
Un sacco di robe. Un sacco di robe perchè Red Dead Redemption è un gioco immenso, vi basti pensare che la mappa è due volte quella di San Andreas.
Le novità non si fermano alla location (con tutti i cambiamenti che ne conseguono ovvero: non auto di diverse marche ma cavalli di diverse razze e senza bazooka ci ritroveremo a far esplodere la faccia dei nemici con uno Springfield a quattro colpi), ma anche la struttura e le scelte che prenderete nel gioco muteranno alcune cose nel modo che avrà il popolo di trattarvi (come in Infamous). Sarete un bandito oppure un salvatore del west? (Considerate che è un gioco rockstar, perciò non sarete mai dei santoni hippies, al massimo incapretterete criminali con il lazo, quando non gli bucherete le rotule con la colt).
Le missioni sono principalmente di quattro tipologie: principali (segnalate sulla mappa, obbligatorie per proseguire nella trama), sconosciuti (personaggi moooolto particolari di questo West borderline che vi proporranno i compiti più assurdi, da aiutarli a costruire una macchina per volare a trovare il marito morto da anni di una vecchia pazza etc...), sfide (elencate sul diario nel menù di pausa che servono per accrescere la vostra fama nel west, come cacciare oppure prove di abilità) ed infine dei piccoli compiti casuali di personaggi che incontrerete durante i vostri viaggi (gente che si avvicina urlando in cerca del vostro aiuto, che potete ignorare).
Altra cosa che mi ha fatto impazzire è il supercitazionismo (mica copiare, prendono solo quel che basta per far capire ai fans che il gioco prende a piene mani da una certa tipologia di cinema e letteratura) di alcune missioni, come... come mai la gente scompare nella zona di Hanging Rock??? Heheh...
Finire al 100% questo gioco sarà una vera impresa, anche perchè dopo il presunto finale (da molti giudicato epico) dovrete scoprire il VERO finale ;) (io l'ho scoperto di puro culo!)
"Ma è tutto oro quello che luccica?" Beh sta frase è scontata e la potevo evitare ma.. ma no, non è tutto perfetto.
Ci sono svariati piccoli bug nella stupenda grafica di D.R.R. (robe da poco, tranne una volta che ho visto la testa di un cavallo spuntare dal terreno!)e poi soffre della vastità dei suoi terreni (fin troppo anonimi), pensate a girare la mappa con un cavallo quanto ci mettete! Certo c'è il viaggio veloce, ma perderete un sacco di missioni secondarie!!!
E poi, imperdonabili le lunghe cavalcate per far spazio ai dialoghi durante le missioni (che a volte si ripropongono in maniera noiosa, ma grazie a Dio sono intervallate da altre missioni così allucinanti e divertenti che spesso si chiude un occhio sulle altre) che aiuteranno a comprendere meglio psicologie e trama, ma che due palle cavalcare per dieci minuti a volta per sentire un dialogo! Questa cosa era presente anche nei vecchi GTA, ma 1- ci si spostava in macchina e durava poco, 2- accadeva all'inizio come introduzione e poi raramente... mentre qui accade ogni due per tre! Cazzo!
Detto questo, detto tutto.
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giovedì 22 luglio 2010
Cadaveri nel tubo catodico
I panda ci sono sempre quando hai bisogno di loro. Da sempre.
sabato 17 luglio 2010
L'amarezza del cacciatore.
"Non ho tempo per sanguinare."
"Se sanguina, può essere ucciso."
"Ci vuole il formaggio come con il topo."
1987, sigari, giungla, diarrea, avventura, una Vulcan vera, prove continue sullo studio del personaggio, un gigantesco attore che sul set ha una guardia del corpo per evitare che si metta a picchiare il prossimo,icone, sfide epiche tra capobranco.
2010, marketing, tanta CG, poche idee, brutta sceneggiatura che non riesce nemmeno a strizzare l'occhio, significato nullo e di potenza nelle immagini non c'è nemmeno l'ombra.
Passano troppe generazioni in più di vent'anni.
Passa la voglia di divertire e di divertirsi.
Passa la forza delle idee.
I miti degli anni passati avvizziscono nella politica californiana o in quella dei remake, e del macho sci-fi movie di un tempo non rimane che un film su predatori da poco che si sposa con Pandora, i Na'Vi e le fantacazzate di cui amano imboccarci in questi anni.
Quello che rimane è, pateticamente, solo questo:
venerdì 16 luglio 2010
Aspettando Predator: ADRIEN BRODY, l'uomo con l'uccello in faccia.
Tutto quello che leggerete in seguito potrebbe non essere mai successo.
Oggi, come ogni giorno nella vita di un bloggher, mi sono alzato in piedi e, dopo essermi cosparso di feci, ho scritto sul mio twitter/facebook/blog che Adrien Brody è un mezzo attore fallito e con il pirla in faccia - tra le altre cose un membro di titaniche dimensioni- e poi mi sono messo a masturbarmi su youporn, che è una cosa che mi rende uomo vero.
Ed ecco che all'improvviso accade l'impansabile, irrompe nell'ufficio - si, io mi masturbo in ufficio- un uomo nero vestito con il viso coperto dalla maschera veneziana del fil Amadeus.
"Signore man Angiello Ferrari?"
Io mi quieto un secondo e il mio primo pensiero è quello di masturbarmi verso la maschera per provare una nuova esperienza, ma poi decido di alzare la mano destra (ancora parzialmente pulita) e dire, con spocchia italica "Uè terrone, al massimo è Angelo Ferrari!"
Un balzo felino, uno scatto fulmineo.
Un falsh nero.
Dolore e odore di pene sulla faccia.
Mi riprendo poso dopo, tutto tumefatto tipo teen in una gang bang di monster cock e mentre a poco a poco rimetto insieme la connessione tra i miei bulbi oculari e il cervello mi accorgo che di fronte a me c'è l'uomo con la maschera ma senza maschera: Adrien Brody!
"Oh, cazzo! Adrien Brody!"
e lui mi dice yes, che significa si.
"Sei venuto a gonfiarmi di botte perchè ho scritto che hai l'uccello in mezzo alla faccia?"
Ancora uno yes.
"E perchè ultimamente fai solo film di merda?"
YES
"E mi sai dire perchè sento odore di maschio in mezzo al mio volto, ove mi hai colpito?"
"..."
Dopo poco capisco che mi ha tirato una testata.
Comunque Adrien Brody, l'ex piccolo ragazzo prodigio di hollywood è qui, innanzi a me!
Sppiego in breve che ho un blog e lui mi dice che piuttosto che leggerlo preferirebbe leccare il cancro alla pelle di un varano, ma poi si concede per un'intervista.
ANGELO: "Heam... salve signor Adrien Brody, posso chiamarla Adry?"
ADRIEN: "No."
ANGELO: "Mi sa dire come mai è qui in Italia?"
ADRIEN: trad. "Son venuto proprio per tirarti una testata in faccia, brutto porco di un bloggher."
ANGELO: "Sempre gentile il mio amico Adry, ma veniamo a noi. Cioè, veniamo a lei: nel 2003 lei corona il sogno della vita di ogni attore vincendo, giovanissimo, il premio Oscar come miglior attore protagonista per the Pianist, sotto la sapiente regia di Roman Polanski. Come cazzo c'è finito a fare Giallo di Dario Argento, otto anni dopo?"
ADRIEN: trad. "Ammiro Dario da quando l'ho visto sul documentario di Stracult speciale horror, facevano vedere degli spezzoni su di lui quando era giovane e dominava il mondo dei film di paura."
ANGELO: "E sembrava anche un pò un coglione..."
ADRIEN: trad. "Sei un maleducato obeso." (nota per il lettore: non è grasso ma muscoli, l'attore non sa di che parla)
ANGELO: "Su, su Adry! Dimmi la verità - gli coccolo il naso con la mano, che rapidamente s'indurisce- che ci sta dietro a Giallo di Dario Argento, a Splice e ora a questo Predator? Ma che cazzo stai facendo? Non ti vogliono più?"
ADRIEN, appoggiando una mano sulle mie spalle: trad. "Sono il più giovane attore che ha vinto un Oscar come protagonista maschile, ho lavorato con Roman, Terrence Malik, Spike Lee, Wes Anderson, Peter Jackson e ho sfornato decine di film che da soli testimoniano quanto sono bravo. Ho raggiunto il top a 29 anni, capisci? 29. Ora mi spieghi chi cazzo me lo fa fare di rimanere bloccato due o tre anni per aspettare un copione da "film impegnato", perdendo un sacco di soldi e rischiando anche di cascare nella maledizione dell'Oscar (ne soffrono molte Star, dopo l'Oscar hanno iniziato a rifiutare ruoli di minore importanza o con poco hype, per poi finire nel dimenticatoio per molti anni, su tutti la Berry e Del Toro).
Con tutti i film che ho fatto da the pianist in poi (tra i quali ci sono veri e propri capolavori come Fantastic Mr. Fox) io mi sono re-inventato feticcio d'azione.
Tu mi dici di Predator, Splice e Giallo... ma secondo te non mi hanno pagato per sti film?
Se posso guadagnare una barcata di soldi DOPO aver dimostrato a più riprese che sono un bravo attore, che male c'è?"
ANGELO: "Oh, beh... vista così sembra una cosa sensata. Al posto di ammuffire è come se facessi palestra e ti pagassero per farla."
ADRIEN: "Beh, ora ci siamo chiariti. Posso salutare qualcuno?"
ANGELO: "No. Puoi dirmi perchè non ti sei ancora amputato il naso, però."
ADRIEN: "scopo lo stesso come un montone strafatto di viagra, perchè cazzo mi devo mettere su un lettino operatorio?"
ANGELO: "Capisco."
Ci salutiamo dopo aver chiarito le nostre faccende, lui mi lascia il suo numero di cellulare e mi fa promettere di telefonargli, ma solo dopo mi accorgo che è il numero del kebabbaro del Sempione. Torno alla mia routine pensando a quanto dev'esser difficile fare l'attore, soprattutto con il pene in mezzo alla faccia...
"Angelo?" mi chiama un collega, mentre cerco di raggiungere l'orgasmo.
"Dimmi."
"C'è un certo Dario Argento che vuole vederti, ha una mazza chiodata e dice che dovete appianare delle divergenze d'opinione..."
"... oh, cazzo."
Oggi, come ogni giorno nella vita di un bloggher, mi sono alzato in piedi e, dopo essermi cosparso di feci, ho scritto sul mio twitter/facebook/blog che Adrien Brody è un mezzo attore fallito e con il pirla in faccia - tra le altre cose un membro di titaniche dimensioni- e poi mi sono messo a masturbarmi su youporn, che è una cosa che mi rende uomo vero.
Ed ecco che all'improvviso accade l'impansabile, irrompe nell'ufficio - si, io mi masturbo in ufficio- un uomo nero vestito con il viso coperto dalla maschera veneziana del fil Amadeus.
"Signore man Angiello Ferrari?"
Io mi quieto un secondo e il mio primo pensiero è quello di masturbarmi verso la maschera per provare una nuova esperienza, ma poi decido di alzare la mano destra (ancora parzialmente pulita) e dire, con spocchia italica "Uè terrone, al massimo è Angelo Ferrari!"
Un balzo felino, uno scatto fulmineo.
Un falsh nero.
Dolore e odore di pene sulla faccia.
Mi riprendo poso dopo, tutto tumefatto tipo teen in una gang bang di monster cock e mentre a poco a poco rimetto insieme la connessione tra i miei bulbi oculari e il cervello mi accorgo che di fronte a me c'è l'uomo con la maschera ma senza maschera: Adrien Brody!
"Oh, cazzo! Adrien Brody!"
e lui mi dice yes, che significa si.
"Sei venuto a gonfiarmi di botte perchè ho scritto che hai l'uccello in mezzo alla faccia?"
Ancora uno yes.
"E perchè ultimamente fai solo film di merda?"
YES
"E mi sai dire perchè sento odore di maschio in mezzo al mio volto, ove mi hai colpito?"
"..."
Dopo poco capisco che mi ha tirato una testata.
Comunque Adrien Brody, l'ex piccolo ragazzo prodigio di hollywood è qui, innanzi a me!
Sppiego in breve che ho un blog e lui mi dice che piuttosto che leggerlo preferirebbe leccare il cancro alla pelle di un varano, ma poi si concede per un'intervista.
ANGELO: "Heam... salve signor Adrien Brody, posso chiamarla Adry?"
ADRIEN: "No."
ANGELO: "Mi sa dire come mai è qui in Italia?"
ADRIEN: trad. "Son venuto proprio per tirarti una testata in faccia, brutto porco di un bloggher."
ANGELO: "Sempre gentile il mio amico Adry, ma veniamo a noi. Cioè, veniamo a lei: nel 2003 lei corona il sogno della vita di ogni attore vincendo, giovanissimo, il premio Oscar come miglior attore protagonista per the Pianist, sotto la sapiente regia di Roman Polanski. Come cazzo c'è finito a fare Giallo di Dario Argento, otto anni dopo?"
ADRIEN: trad. "Ammiro Dario da quando l'ho visto sul documentario di Stracult speciale horror, facevano vedere degli spezzoni su di lui quando era giovane e dominava il mondo dei film di paura."
ANGELO: "E sembrava anche un pò un coglione..."
ADRIEN: trad. "Sei un maleducato obeso." (nota per il lettore: non è grasso ma muscoli, l'attore non sa di che parla)
ANGELO: "Su, su Adry! Dimmi la verità - gli coccolo il naso con la mano, che rapidamente s'indurisce- che ci sta dietro a Giallo di Dario Argento, a Splice e ora a questo Predator? Ma che cazzo stai facendo? Non ti vogliono più?"
ADRIEN, appoggiando una mano sulle mie spalle: trad. "Sono il più giovane attore che ha vinto un Oscar come protagonista maschile, ho lavorato con Roman, Terrence Malik, Spike Lee, Wes Anderson, Peter Jackson e ho sfornato decine di film che da soli testimoniano quanto sono bravo. Ho raggiunto il top a 29 anni, capisci? 29. Ora mi spieghi chi cazzo me lo fa fare di rimanere bloccato due o tre anni per aspettare un copione da "film impegnato", perdendo un sacco di soldi e rischiando anche di cascare nella maledizione dell'Oscar (ne soffrono molte Star, dopo l'Oscar hanno iniziato a rifiutare ruoli di minore importanza o con poco hype, per poi finire nel dimenticatoio per molti anni, su tutti la Berry e Del Toro).
Con tutti i film che ho fatto da the pianist in poi (tra i quali ci sono veri e propri capolavori come Fantastic Mr. Fox) io mi sono re-inventato feticcio d'azione.
Tu mi dici di Predator, Splice e Giallo... ma secondo te non mi hanno pagato per sti film?
Se posso guadagnare una barcata di soldi DOPO aver dimostrato a più riprese che sono un bravo attore, che male c'è?"
ANGELO: "Oh, beh... vista così sembra una cosa sensata. Al posto di ammuffire è come se facessi palestra e ti pagassero per farla."
ADRIEN: "Beh, ora ci siamo chiariti. Posso salutare qualcuno?"
ANGELO: "No. Puoi dirmi perchè non ti sei ancora amputato il naso, però."
ADRIEN: "scopo lo stesso come un montone strafatto di viagra, perchè cazzo mi devo mettere su un lettino operatorio?"
ANGELO: "Capisco."
Ci salutiamo dopo aver chiarito le nostre faccende, lui mi lascia il suo numero di cellulare e mi fa promettere di telefonargli, ma solo dopo mi accorgo che è il numero del kebabbaro del Sempione. Torno alla mia routine pensando a quanto dev'esser difficile fare l'attore, soprattutto con il pene in mezzo alla faccia...
"Angelo?" mi chiama un collega, mentre cerco di raggiungere l'orgasmo.
"Dimmi."
"C'è un certo Dario Argento che vuole vederti, ha una mazza chiodata e dice che dovete appianare delle divergenze d'opinione..."
"... oh, cazzo."
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interviste che non esistono,
predator
Caucciù e Bukkake.
Per chi non lo sapesse, è in arrivo (o meglio, in fase di lavorazione) il nuovo film della Marvel che precederà il nuovo filone degli X-man (che ricominceranno con first class) e dei Vendicatori.
Il film in questione è sul tosto figlio di Odino che nel mondo Marvel è stato per lungo tempo l'essere più forte tra le schiere dei buoni, poi con la sua morte et resurrezione, con un Hulk Rosso che spunta fuori dal nulla e con lo psicotico simil Gesù Sentry la sua posizione è un secondino da riverdere... ma comunque sempre un gran bel personaggio.
Per quanto riguarda la Marvel e i film che ha deciso di propinarci ogni anno, sempre di qualità più scadente (a differenza della DC che con i due Batman, il Superman vintage e il prossimo Green Lantern si potrebbe dire che sono "pochi ma buoni"), si può solo sperare che le foto pubblicate dal set si riferiscando ad un altro Thor, perchè na robba così io mica la vado a vedere:
... Quantomeno con quei costumi "leggermente posticci" voglio come special Guest RITA REPULSA.
Lo so che (più o meno) sono quelli del fumetto, ma come Raimi (unico regista che ha sfornato bei film Marvel, ora allontanato) ha rifatto l'attire del Goblin per renderlo più appetibile, perchè non fare qui la stessa operazione?
Detto questo, voglio dire solo un'ultima cosa: Marvel hai rotto i coglioni di mescolare l'universo Ultimate con quello "classico".
PAce.
Il film in questione è sul tosto figlio di Odino che nel mondo Marvel è stato per lungo tempo l'essere più forte tra le schiere dei buoni, poi con la sua morte et resurrezione, con un Hulk Rosso che spunta fuori dal nulla e con lo psicotico simil Gesù Sentry la sua posizione è un secondino da riverdere... ma comunque sempre un gran bel personaggio.
Per quanto riguarda la Marvel e i film che ha deciso di propinarci ogni anno, sempre di qualità più scadente (a differenza della DC che con i due Batman, il Superman vintage e il prossimo Green Lantern si potrebbe dire che sono "pochi ma buoni"), si può solo sperare che le foto pubblicate dal set si riferiscando ad un altro Thor, perchè na robba così io mica la vado a vedere:
... Quantomeno con quei costumi "leggermente posticci" voglio come special Guest RITA REPULSA.
Lo so che (più o meno) sono quelli del fumetto, ma come Raimi (unico regista che ha sfornato bei film Marvel, ora allontanato) ha rifatto l'attire del Goblin per renderlo più appetibile, perchè non fare qui la stessa operazione?
Detto questo, voglio dire solo un'ultima cosa: Marvel hai rotto i coglioni di mescolare l'universo Ultimate con quello "classico".
PAce.
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mercoledì 14 luglio 2010
La Horde
In una Francia di poliziotti dal grilletto facile e la vendetta pronta (tra i quali c'è uno uguale al cattivo di IRON MAN) e mafiosi nigeriani che urlano "Io sono nigeriano, io sono nigeriano, io sono un fottuto nigeriamo", stanno per arrivare degli zombie con i denti aguzzi pronti a fare un buffet di mangiaformaggio.
E non mi sto inventando nulla.
Questo film c'insegna tante cose, ad esempio se sei un negroide non significa che non puoi diventare zombie (alla faccia tua, Romero!) e che le diverse etine (arabi, francesi, nigeriani) possono unirsi e collaborare sotto un fronte comune, basta che ci sia qualcosa a cui sparare.
E così vien fuori sto La Horde, film che volevo tanto vedere e che sotto alcuni punti di vista mi ringalluzzito, ad esempio ci sono gli zombie.
Tanti zombie.
Poi... beh il resto non è che sia tutto sto granchè, eh.
Alòra: siamo in francia, ok? Dei mafiosi nigeriani hanno ucciso male, ma proprio male, un poliziotto, ok? I caramba francesi sono cazzuti e si mettono il passamontagna e vanno ad ammazzare i nigeriani nel condominio dov'è ambientato tutto il film, ok?
Ok, fin qui tutto bene.
Ma bene davvero: il film inizia e ci prsesenta i fatti, un paio d'inquadrature sapienti (purtroppo, forse, le uniche) ci fanno capire con chi abbiamo a che fare e in un battibaleno siamo a fianco della squadra di vendicatori a vivere quello che è a tutti gli effetti un buon action thriller.
Yannick Dahan e Benjamin Rocher fanno la squisita mossa che fece Robert Rodriguez con "Dal tramonto all'Alba", anche se non così marcata, ci illudono di una cosa e poi, all'improvviso e senza avviso o spiegazione (come nei veri film di zombie, faccino ammiccante e provocatore) ci catapultano in un'orgia infernale di resuscitati famelici e assai difficili da uccidere. O così sembra, visto che poi si mettono ad ammazzarli a mani nude.
Poi che succede? Boh.
Davvero, non si capisce a che prende a sti registi che iniziano ad infilare delle inquadrature WTF una dietro l'altra.
Nell'ordine: un nigeriano che uccide uno dei suoi ex amici, oramai zombie, spiaccicandogli la faccia contro un pilastro di cemento urlando la fatidica frase:"Io sono nigeriano, io sono nigeriano, io sono un fottuto nigeriamo", il tutto mentre fissa a cazzo quello che dev'essere un effetto in CG montato dopo e con poca voglia.
Ma quello che è ancora peggio... è l'immagine della copertina! La vedete, no? Figata con tutti quegli zombie e bla bla... beh l'immagine era utile più o meno come il tipo in Matrix che non dice una parola in tutto il film e crepa subito. Non so se lo ricordate, era quello con gli occhiali, dei ribelli... dai ... quello che ammazzano togliendo la spina.
Ecco, quell'immagine - menzognera, visto che c'è solol'arabo sulla macchina mentre gli altri sono a puttane- è gratuita e stupida, mi pare di vedere proprio la coppia
Yannick Dahan e Benjamin Rocher che dice "Beh, qui ci piazziamo una scena figa con il tipo sulla macchina e miglialia di zombie, così se sembrava un film horror normale facciamo capire a tutti che amiamo la saga di Residen Evil."
A parte queste piccoli ma noiosi intralci nella regia (e pure nella trama...), il film rimane un buon interattenimento horrorifico, si lascia guardare e a qualcuno potrebbe anche piacere.
Chiudete due occhi sul sopravvissuto della guerra contro i musi gialli che sfodera un arsenale a babbo dall'immenso nulla. Perchè è ovvio che in Francia le portinerie hanno i mitra, bah, spero di aver capito male io.
E non mi sto inventando nulla.
Questo film c'insegna tante cose, ad esempio se sei un negroide non significa che non puoi diventare zombie (alla faccia tua, Romero!) e che le diverse etine (arabi, francesi, nigeriani) possono unirsi e collaborare sotto un fronte comune, basta che ci sia qualcosa a cui sparare.
E così vien fuori sto La Horde, film che volevo tanto vedere e che sotto alcuni punti di vista mi ringalluzzito, ad esempio ci sono gli zombie.
Tanti zombie.
Poi... beh il resto non è che sia tutto sto granchè, eh.
Alòra: siamo in francia, ok? Dei mafiosi nigeriani hanno ucciso male, ma proprio male, un poliziotto, ok? I caramba francesi sono cazzuti e si mettono il passamontagna e vanno ad ammazzare i nigeriani nel condominio dov'è ambientato tutto il film, ok?
Ok, fin qui tutto bene.
Ma bene davvero: il film inizia e ci prsesenta i fatti, un paio d'inquadrature sapienti (purtroppo, forse, le uniche) ci fanno capire con chi abbiamo a che fare e in un battibaleno siamo a fianco della squadra di vendicatori a vivere quello che è a tutti gli effetti un buon action thriller.
Yannick Dahan e Benjamin Rocher fanno la squisita mossa che fece Robert Rodriguez con "Dal tramonto all'Alba", anche se non così marcata, ci illudono di una cosa e poi, all'improvviso e senza avviso o spiegazione (come nei veri film di zombie, faccino ammiccante e provocatore) ci catapultano in un'orgia infernale di resuscitati famelici e assai difficili da uccidere. O così sembra, visto che poi si mettono ad ammazzarli a mani nude.
Poi che succede? Boh.
Davvero, non si capisce a che prende a sti registi che iniziano ad infilare delle inquadrature WTF una dietro l'altra.
Nell'ordine: un nigeriano che uccide uno dei suoi ex amici, oramai zombie, spiaccicandogli la faccia contro un pilastro di cemento urlando la fatidica frase:"Io sono nigeriano, io sono nigeriano, io sono un fottuto nigeriamo", il tutto mentre fissa a cazzo quello che dev'essere un effetto in CG montato dopo e con poca voglia.
Ma quello che è ancora peggio... è l'immagine della copertina! La vedete, no? Figata con tutti quegli zombie e bla bla... beh l'immagine era utile più o meno come il tipo in Matrix che non dice una parola in tutto il film e crepa subito. Non so se lo ricordate, era quello con gli occhiali, dei ribelli... dai ... quello che ammazzano togliendo la spina.
Ecco, quell'immagine - menzognera, visto che c'è solol'arabo sulla macchina mentre gli altri sono a puttane- è gratuita e stupida, mi pare di vedere proprio la coppia
Yannick Dahan e Benjamin Rocher che dice "Beh, qui ci piazziamo una scena figa con il tipo sulla macchina e miglialia di zombie, così se sembrava un film horror normale facciamo capire a tutti che amiamo la saga di Residen Evil."
A parte queste piccoli ma noiosi intralci nella regia (e pure nella trama...), il film rimane un buon interattenimento horrorifico, si lascia guardare e a qualcuno potrebbe anche piacere.
Chiudete due occhi sul sopravvissuto della guerra contro i musi gialli che sfodera un arsenale a babbo dall'immenso nulla. Perchè è ovvio che in Francia le portinerie hanno i mitra, bah, spero di aver capito male io.
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Porno-ugly-Pop-Revenge: Baise Moi.
... in italiano è stato - inspiegabilmente- tradotto come SCOPAMI. Cioè da "baciami" è passato a "scopami". Dogma puro.
A trovare un posto dove mettere sto Baise Moi bisogna sudare, è un film che non lesina cazzi in bocca e proiettili di piombo fumante nel cervello, incaprettamenti da rape glory e vendetta, tremenda e tutta femminile.
Però per farla breve c'è una scena in cui una delle due fanciulle protagoniste sbocca sul cazzo di un poveretto, ergo lo si piazza nei Bizzare e lo si lascia lì.
Bòn.
Baise Moi è quello che Kill Bill e tutta le tarantiniane fatiche non sono mai riuscite ad essere: un film pop, bello e forte, anche troppo, che sostituisce alle battute da discount e ai personaggi freak una realtà dura, fottutamente dura.
E "fottutamente" non è che l'ho piazzato lì a caso, in questa storia di vendetta quando si tromba si tromba da porno, con cazzi e vagine e tutto il mondo in torno ritratto da una telecamera che sembra quella di un porno amatoriale.
Le donne di questa tragedia, di questo film di vendetta ossessiva, sono delle vere anti-eroine e non delle Beatrix Kiddo, sono le "Thelma & Louise" di una francia decadente piena di sesso e violenza, dove non c'è un Bill da uccidere perchè quello che ti soverchia e ti fotte è l'intero mondo.
Le eroine di questo film sbagliano, uccidono e scopano. Una fuga dalla vita e una vendetta contro il mondo che sta intorno, pieno di uomini che faranno la figura dei fessi e spesso anche una brutta fine.
Il motore della storia, l'evento scatenante dell'intera vicenda è lo stupro che le due amiche Manu e Nadine (quest'ultima ex- porno attrice) subiranno in un magazzino, qualcosa che laererà le loro vite (le conseguenze saranno tragiche al limite dell'assurdo) e al contempo le unirà. Insieme nella tragedia e insieme nell'amore, queste due ragazze tingeranno del rosso sangue le strade di chi si para innanzi a loro.
La donna qui è il sesso forte, anche quando subisce. Tipo Medea e Giasone, con più sesso e senza l'omicidio dei figli, per intenderci.
Baise Moi è un film uscito in Francia nel 2000 ma immediatamente ritirato - causa contenuti- dai circuiti cinematografici.
La regia (anche se non esattamente un esempio di fulgido virtuosismo) è assolutamente congeniale alle dinamiche underground del film e infatti si presenta quasi come amatoriale, è curata dalla scrittice del libro da cui è tratto il film Virginie Despentes affiancata da Coralie Trinh Thi (che non so chi sia).
Bel lavoro che si distacca dal porno, entra nel thriller e sfocia in un bel film.
A trovare un posto dove mettere sto Baise Moi bisogna sudare, è un film che non lesina cazzi in bocca e proiettili di piombo fumante nel cervello, incaprettamenti da rape glory e vendetta, tremenda e tutta femminile.
Però per farla breve c'è una scena in cui una delle due fanciulle protagoniste sbocca sul cazzo di un poveretto, ergo lo si piazza nei Bizzare e lo si lascia lì.
Bòn.
Baise Moi è quello che Kill Bill e tutta le tarantiniane fatiche non sono mai riuscite ad essere: un film pop, bello e forte, anche troppo, che sostituisce alle battute da discount e ai personaggi freak una realtà dura, fottutamente dura.
E "fottutamente" non è che l'ho piazzato lì a caso, in questa storia di vendetta quando si tromba si tromba da porno, con cazzi e vagine e tutto il mondo in torno ritratto da una telecamera che sembra quella di un porno amatoriale.
Le donne di questa tragedia, di questo film di vendetta ossessiva, sono delle vere anti-eroine e non delle Beatrix Kiddo, sono le "Thelma & Louise" di una francia decadente piena di sesso e violenza, dove non c'è un Bill da uccidere perchè quello che ti soverchia e ti fotte è l'intero mondo.
Le eroine di questo film sbagliano, uccidono e scopano. Una fuga dalla vita e una vendetta contro il mondo che sta intorno, pieno di uomini che faranno la figura dei fessi e spesso anche una brutta fine.
Il motore della storia, l'evento scatenante dell'intera vicenda è lo stupro che le due amiche Manu e Nadine (quest'ultima ex- porno attrice) subiranno in un magazzino, qualcosa che laererà le loro vite (le conseguenze saranno tragiche al limite dell'assurdo) e al contempo le unirà. Insieme nella tragedia e insieme nell'amore, queste due ragazze tingeranno del rosso sangue le strade di chi si para innanzi a loro.
La donna qui è il sesso forte, anche quando subisce. Tipo Medea e Giasone, con più sesso e senza l'omicidio dei figli, per intenderci.
Baise Moi è un film uscito in Francia nel 2000 ma immediatamente ritirato - causa contenuti- dai circuiti cinematografici.
La regia (anche se non esattamente un esempio di fulgido virtuosismo) è assolutamente congeniale alle dinamiche underground del film e infatti si presenta quasi come amatoriale, è curata dalla scrittice del libro da cui è tratto il film Virginie Despentes affiancata da Coralie Trinh Thi (che non so chi sia).
Bel lavoro che si distacca dal porno, entra nel thriller e sfocia in un bel film.
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martedì 13 luglio 2010
Semplicemente boh.
Un panda che spiega a una giapponese come si mangia il bambù. Cose importati, cazzo.
Beh il punto è che è da un pezzo che non scrivo nulla sul sito, semplicemente perchè non ho nulla da scrivere.
Giudizio Gratuito è vivo ma dorme, appena becco qualcosa di buono ve lo faccio sapere, se avete qualcosa invece da proporre son sempre qui.
Pace & Panda.
sabato 10 luglio 2010
F.A.Q. about Time Travel
Ecco che dopo la piccola parentesi Magic torno a consigliare un bel film che si può vedere in streaming sottotitolato in italiano: F.A.Q. about time travel.
Commedia inglese non volgare e divertente che continua il filone di parodie iniziato anni fa con Shaun of the Dead, che questa volta però si butta sullo Sci-Fi.
La trama è incentrata su tre amici; il fanatico di viaggi del tempo (ma dai?) Ray, lo sceneggiatore dilettante Toby e il loro amico scettico Pete che sbronzandosi in un pub inglese scoprono una fenditura nello spazio tempo... nel cesso.
E così inizia una sciarada di situazioni che vengono usate e riusate per far ridere e dare becchime per i nerd più sfegatati sull'argomento, ma la cosa migliore di questo film è la ragazza che viene dal futuro per spiegare a Ray della minaccia dello spazio tempo e soprattutto le dure leggi per la preservazione del patrimonio artistico (che c'entra? Eh, niente SPOILER sorry!): la bellissima Cassie, interpretata da Anna Faris (quella degli Scary Movie).
Pochi effetti speciali - e quando ci sono, sono pacchiani- ma tante buone battute, personaggi stupidi abbastanza per essere divertenti ma non così stupidi da non poter reggere una trama appassionante e densa di colpi di scena, e anche in grado di fare ridere di quell'umorismo inglese che fu spesso blasonato in passato per la sua pochezza ma che invece da una decina d'anni a questa parte regna con commedie di alto livello.
Pace e amore.
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