
Sono passiati anni dalla prima cooperazione Disney Pixar (al tempo erano addirittura insieme) nel primo, mitico Toy Story.
Dopo tutto questo tempo i ragazzi della fantasia in digitale ci portano nella casa dell'adolescente Andy per vedere quali saranno le sorti di Woody e co.
Il tempo è passato ed ora il cane Buster (arrivava alla fine del primo film) funge da metro della vecchiaia, annoiato e spossato, i pochi "sopravvissuti" del folto pary che ci ha accompagnato per due capitoli sono solo gli invariati Woody, Jessie, Rex, Buzz, mr e mrs Potato, il cane che si allunga, il porco salvadanaio e Bullseye. Prossimi all'abbandono i giochi vengono erroneamente spediti nell'asilo di Sunnyside al posto che in soffitta, questi dapprima scoraggiati perchè si sono sentiti abbandonati da un Andy cresciuto e prossimo al college non si fidano delle parole di Woody - "noi siamo sempre i giochi di Andy"- e pensano di aver trovato un paradiso di bimbi con cui giocare... finchè non scopriranno le terribili inside di un asilo che non ha nulla da invidiare a Tween Peacks.
Citazionista e spassoso, questo film riesce a tirare in mezzo grandi titoli del cinema che spaziano da "La grande fuga", ad un innumerevole quantità di film di guerra sui Viet, al "il Padrino", "Mission Impossible", "the skulls" e "Society"... si proprio l'horror di Yuzna. Giuro.
Piccola chicca... la casa di Andy si trova ad Elm Street (Nightmere!).
Molte le guest star importanti, ufficiali o meno:
Abbiamo un Ken homosex ed al contempo scopatoresciupafiga, che se la intende con una Barbie e qui... piccola precisazione per le FEMMINISTE IDIOTE che hanno detto che questo film era maschilista, le femmine erano sottomesse e bla bla bla... PRIMA DI ROMPERE IL CAZZO SU UN FILM, GUARDATELO!!!
Qui la Barbie giocherà un ruolo fondamentale e farà passare Ken come "sesso debole"!

e chi altri?
Beh, Totoro, ovviamente il più importante ma ci sino anche molti gicoattoli leggermente cambiati ma che ricordano quelli originali: l'inquietante Big Baby è un comune Sbrodolino, Dolly è una superchicca, Lotso è un orsetto del cuore e in più c'è la scimmia con i piatti, la diabolica scimmia con i piatti. Cazzo era presente nella copertina di un romanzo di King!
Anche se cè il divertimento, in realtà questo Toy Story 3 è lo specchio distorto del primo, mitico, capitolo (non a caso non c'è quasi nulla del due o delle avventure in solitaria di Buzz) con tutti i suoi binomi; vecchio-nuovo, dovere-libertà, fedeltà-abbandono, realtà - immaginazione e i dogmi della serie come un Woody che si trova ad essere un leader inadatto ma che ha sempre ragione, soprattutto quando è osteggiato da tutti.
La struttura narrativa e l'evoluzione della storia è difatto la versione mutata e ampliata del primo capitolo, ma sempre quella è: abbandono, invidie, pericolo, amicizie, il tornare a casa etc...
Sicuramente questo Toy Story 3 non è un Up o un Wall-e, ma sono certo che farà una barcata di soldi.
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