domenica 28 novembre 2010

Shijō saikyō no deshi Ken'ichi oppure History Strongest Disciple Kenichi



Passate oltre al tratto un pò bamboccione, chiudete gli occhi innanzi a certe animazioni non proprio all'altezza e prepareatevi ad un'iniezione di arti marziali e buoni sentimenti: questo è Kenichi, il discepolo più forte della storia.
Kenichi è il solito ragazzino mezzo ebete che ci presentano i tre quarti dei manga occidentali: deboluccio, legge libri su come comportarsi perchè incapace di socializzare e assolutamente inadatto alla vita.

L'ho visto una vita fa, ma se ricordo bene la trama è questa:

Un giorno Kenichi incontra la dolce Miu che deve vedersela contro dei malviventi, allorchè il giovane che "vuole difendere le persone a lui care" (lo dice lui e spesso) cerca di combattere gli assalitori ma presto scopre che Miu è talmente forte da metterli tutti fuori gioco. Da sola.
Dopo questo fatto il giovane decide di allenarsi a casa di Miu, il tempio Ryōzanpaku dove si sono riuniti sei dei più strambi, potenti e sadici maestri di arti marziali del mondo.
Il vero problema e motore dell'intera vicenda è che Keinichi, a differenza dei supregeni tipici del manga orientale è totalmente un inetto.



Alternando scontri di arti marziali con tanto di dati tecnici, momenti sentimentali tra Keinichi e Miu e gag comiche; l'opera è particolarmente efficace.
Ciò che insegna è che l'impegno conta più di tutto e che anche l'ultimo storpio può diventare un grande artista marziale se s'impegna. Forse scontato ma in un mondo - quello degli anime- dove di solito sono gli eletti a combattere e a vincere per tutti è divertente vedere per una volta qualcosa di diverso.
Anime sicuramente consigliato con delle scene che valgono la visione dell'opera intera.

2 commenti:

  1. Strabello! Il maestro che "chiede" all'inetto di non morire durante gli allenamenti è un tocco in più...

    -Pier-

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  2. Puntata finale da capogiro.

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