Una sera me ne vado al cinema.
Pago il biglietto, mi accomodo in sala e con mio sommo disappunto ci trovo uno che conosco, il quale, puntualmente, fa seguire al più che sufficiente “ciao!” altre frasi poco interessanti e ancor meno intelligenti.
E nel suo grande, quanto per me grandemente seccante, bisogno di comunicare, se ne esce con questa frase:
“ come sarà il film?”
E io: “mah, sarà na porcheria…(era Spirit, per la cronaca)”
E lui:”beh, vedremo!sono qui per giudicare! Mi piace criticare…il lavoro degli altri!”
Ecco cosa fanno i critici e i recensori.
Criticano il lavoro altrui, spesso e volentieri senza avere la benché minima competenza o la minima cognizione di come si faccia un film.
Purtroppo all’origine di questa mania delle recensioni c’è la necessità di dover dire la propria, per sentirsi qualcuno “parassitando” il lavoro altrui…
E questo incentivo all’ignoranza (ed allo spaccio di essa) è sostenuto dalla miriade di persone che, non avendo un proprio cervello, usano quello delle teste di cazzo saccenti dietro a blog, riviste e trasmissioni tv…
Poi quelle persone usano le opinioni altrui come proprie, parlano con altri che le useranno ancora e ancora e ancora e ancora…
Ed ecco che l’ignoranza di pochi conquista il mondo.
Ergo, a me, le recensioni stanno sul cazzo.
Non le capisco.
Uno scemo che non conosco, e che se probabilmente conoscessi comunque non stimerei, deve dirmi com’è un film?
Non se ne parla!
Detto questo…
Adesso vi dico quel che penso di qualche film a caso,questo perché per me la coerenza viene prima di tutto, un po’ come la prefazione nei libri.
Che infatti salto sempre.
Nessun commento:
Posta un commento