mercoledì 18 agosto 2010
SPLICE: del bizzare, dell'incest, del pedo e della masturbazione.
Ed è arrivato in italia Splice di Vincenzo Natali (è canadese e non italiano), con un cast d'eccezione (o "ex" eccezione visto le ultime imprese di Adrien?) che comprende Adrien Brody, Sarah Polley e Delphine Chanéac (che è l'attrice francese che interpreta la povera DREN).
Allora, mettiamo subito in chiaro una cosa: a differenza di tutte le mie aspettative più rosee Splice NON è una copia di Specie Mortale. Qui le tette sono tettine, non ci sono pompini, si tromba ma di meno e con parecchia meno verve.
Ma attenzione! PErchè con un piccolo ragionamento possiamo comunque trovare del sano sesso perverso anche in questo film: seguite le mie parole come fossero link di youporn.
DREN è uno schifo impastrocchiato di un puttanaio di DNA diversi, Adrien (aka Dottor Clive) se la fotte ergo abbiamo il Bizzare.
DREN ha una crescita cellulare accellerata, ma quanto tempo passa dalla sua nascita alla sua trapanazione tramite membro non-naso di Clive? Pochi mesi. Ergo: pedo.
DREN è tecnicamente figlia di Clive e la Polley (aka doc Elsa), perciò fottendosela a giro i due hanno commesso un incest "che però va bene" come disse Woody Allen dopo aver adottato la futura moglie.
Infine - SPOILER ma fidatevi che dopo il primo quarto d'ora di film ve ne accorgete di già- DREN rinata sotto maschie forme stupra la dottoressa Elsa, la quale aveva usato il suo DNA per creare la piccola mostriciattola perciò Elsa si scopa da sola, cioè si masturba.
Chiarito l'aspetto più importante del film (gente che scopa) devo dire che Splice è un film piacevole se guardato con una bella dose d'ignoranza. Il lungometraggio ha diverse freccie nella sua faretra: è ironico, tratta in modo un pò cafone temi parecchio importanti, non è spudoratamente horrorifico ma più Sci -fi e crea un filo di "inquietanti false speranze".
Andrà tutto bene per i nostri eroi? DREN è così casrina, ma perchè ho la sensazione in ogni momento che voglia piazzarmelo in culo?
Perchè la testa di DREN ricorda una cappella? Et, perchè DREN allo stadio fetale è un grosso glande con l'aculeo?
Cose importanti, come ci dimostrano i volti dei protagonisti:
La trama (che una recensione seria l'avrebbe già riportata) è se3mplice: Clive e Elsa sono una copia di brillanti scienziologi che al posto di lavorare su degli embrioni o su delle cazzo di cellule creano lingue di mucca incrociate con sterco per poi analizzarle. Si, creano tipo stronzoidi viventi. Uno si chiama Ginger, l'altro boh.
Cioè sta cosa è talmente assurda e oltre che solo da qui si poteva fare il legal Trhiller dell'anno su questioni di etica e mica etica.
Vabbè, ad un certo punto la megamultinazionalecattivamachetuttopuòperchètienesoldi blocca il progetto e lo spigne verso la "fase 2" ovvero la sintetizzazione di una proteina del cazzo che fa qualcosa ma chi se ne fotte.
Clive e Elsa non ci stanno e prendono la tangente creando una chimera con fattezze umanoidi di nome DREN (acronimo di Nerd, laboratorio dove esercitano i due e epiteto della civiltà americana), beh qui iniziano le cose problematiche... un pò la tieni nascosta, un pò la Elsa si affeziona perchè ha avuto un'infanzia di merda e la vede come una bimba - o si rivede?- un pò se la montano a giro... va a finire in un patatrak.
Non tutto da buttare in questo film dove il dottor Clive ha una psicologia da perdente brillante per la prima parte dell'avventura e dove la sua negatività viene a scambiarsi con la Elsa che passa da mamma affettuosa a disturbante baldracca nell'arco dell'ora e mezza di proiezione.
Tanta roba che rende il film godibile per chi non ama farsi domande, perchè anche la fantascienza ha diritto a pseudo motivazioni con basi che non s'incrinio al primo colpo, soprattutto se è ambientata ai giorni nostri.
Dell'etica e della scienza faccio fare a voi delle supposizioni, c'è da chiedersi però: se nessuno degli animali con cui DREN è stata fatta non è un predatore, da dove cazzo ha tirato fuori la coda- frusta- pungilione velenoso atuorigenerante? Dal DNA della bertuccia?
Boh.
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