martedì 14 settembre 2010
Just Cause 2
INTRO: c'era un tempo dove l'uscita di un gioco Squaresoft era considerato un evento di portata sproporzionata, il piccolo gruppo di sviluppatori per floppy che si era evoluto con la sua "Fantasia Finale" fino a diventire una major dominante nel mercato era sinonimo di qualità, divertimento e garanzia di novità.
Quando la Squaresoft si unì con la storica rivale Enix - rivale sul campo dei Jrpg- per divenire Square Enix era logico aspettarsi prodotti migliorati ancor di più, veri e propri capolavori.
Eppure in tanti anni di fusione i giochi stupendi si contano sulle dita di una mano, da parte mia ricordo solo Dragon Quest: L'odissea del Re maledetto.
Ora quando esce un gioco Square Enix io mi afferro il naso e me lo tappo, sperando che per una volta non sia una stronzata.
Ad oggi ho ancora il naso tappato.
CORPUS: rilasciato quest'anno da Square Enix e seguito del ben più brutto gioco del 2002 ecco arrivare Just Cause 2!
Prendete Vin Disel nelle scene più tamarre di XXX e fategli sniffare Viagra (e pure mettere un parrucchino), chiamate Bay e dategli litri di tritolo e lasciatelo marcire in regia ed ecco che avrete Just Cause 2: GTA tamarro a livelli estremi.
L'agente Rico Rodriguez s'infiltra nell'isola di Panau per assassinare l'ex agente divenuto governatore della stessa, ma per farlo dovrà scendere a patti con la mafia e le gang locali per guadagnare favori sotto la falsa identità del mercenario "Scorpio".
Ovviamente ciò comprenderà migliaia di esplosioni, demolizioni, furti (anche di aerei... in volo), omicidi e chi più ne ha più ne metta.
Ciò che fa la differenza in questo gioco è l'uso del rampino di Rico con il quale potrà inventare mosse allucinati a gogo.
OUTRO: purtroppo di GTA, Just Cause 2, ne condivide solo il free roaming barattando una buona trama (San Andreas) per tanti piccoli colpi di genio che però non sono mai sfruttati a pieno (acrobazie sulle macchine in corsa che però sono sempre troppo poche e spesso inutili, l'uso del rampino che diventa frustrante quando OGNI parete può essere scalata con la combinazione punto-salto-sparo, a discapito del tempo di gioco)e persino l'abnorme ambiente diventa penalizzante.
Immaginate uno dei punti deboli di Dead Red Redemption, la mappa gigante e noiosa, e raddoppiatelo... anzi! Quadrupicatelo. Qui si parla di decine di minuti di gioco in cui uno pirla in giro per dei monti del cazzo per arrivare al punto in cui inizia la missione... è debilitante. Davvero.
Inoltre la bella grafica è penalizzata da un mucchio di bug diversi.
Altra occasione Square Enix buttata nel cesso.
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