giovedì 16 settembre 2010

SONO BONDI, JAMES BONDI.



Grandi giorni per il cinema: è stato annunciata la parodia porno The Human Sexipede, si festeggia per l'uscita del Blue Ray dei 35 anni di The Rocky Horror Picture Show, I'm Still Here è una bufala (ma già si sapeva) e Bondi parla.
Eh?

Si, Bondi. Il ministo. Quello per i Beni e le Attività Culturali. Quello che la ex ha detto che la picchiava. Quello che prima è comunista, poi no, poi forse ed in fine gioca il Jolly come in Giochi senza Frontiere.

Leggo dal corriere.it :«I risultati del Festival - sostiene Bondi nell'intervista - costringono tutti ad aprire gli occhi e fare autocritica». Il ministro critica sia il presidente della giuria, il regista americano Quentin Tarantino, sia Marco Müller, il direttore della mostra: «Tarantino è espressione di una cultura elitaria, relativista e snobistica.

Peccato. Peccato perchè anche se non impazzisco per Tarantino io SO che è uno bravo.
Peccato perchè Tarantino, quello con la faccia brutta e la maglia degli AC/DC che girava per il Lido- ha fatto di più per il cinema italiano che il "Ministero bla bla Natale a Beverly Hills è un film d'essai" ha fatto da quando è stato concepito (1973, spero) ad oggi.

Tarantino ha comparato centinaia di titoli destinati al NULLA, titoli di film Italiani, e li ha riabilitati e fatti uscire in Dvd in madre patria. Loro hanno i nostri film in Dvd e noi no, è quasi ironico a pensarci.

Oltre alla gratitudine per Tarntino che è a tutti gli effetti uno qualificato per essere un presidente della giuria dobbiamo ricordarci che i film italiani presentati al Lido hanno SFIGURATO a confronto di quelli degli altri stati, ergo: se giochi in casa non devi per forza vincere, è una questione di qualità. Poi che la Coppola si sia portata a casa un premio tra applausi e fischi è relativo, io il suo film l'ho visto e non mi è dispiaciuto... però avrei fatto vincere Zebraman 2.

Ma io non sono un giurato a Cannes, che comunque hanno conferito i premi all'unanimità.

Altro piccolo commento è su Marco Müller, tipo di così poche vedute che è riuscito a far crescere la manifestazione al Lido (ne è a capo dal 2004) sino a farla risplendere di luce propria anche nelle annate più buie del cinema italiano (cioè gli ultimi 20 anni...?), ma secondo Bondi non va bene nemmeno lui.

Bondi infine rilascia la sua promessa (minaccia, terribile minaccia!) al giornale Panorama: “Siccome i finanziamenti sono dello Stato, d’ora in poi intendo mettere becco anche nella scelta dei membri della giuria del Festival del cinema di Venezia”.

Ma io dico, cazzo, per una cosa in Italia che ha la possibilità di funzionare, per l'unico festival di grande appeal risolleva un minimo l'Italia cinematografica dalla melma...



... perchè cazzo uno così deve mettersi in mezzo?

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