giovedì 30 dicembre 2010
Zero no tsukaima: tutte e tre le serie
Immaginatevi un mondo fantasy con caste, maghi e elfi (e chi non riesce ad immaginarselo, oramai?) e pensate che in questo mondo ad un certo punto si debba evocare un famiglio.
Cos'è il famiglio? Beh il famiglio è il gufo di Mago Merlino. Un animale che è legato a vita al suo evocatore e ne esegue gli ordini con i suoi poteri speciali.
Beh fin qui è quanto più classico ci si possa aspettare da un anime fantasy... se non fosse che la maga incapace "Zero" (percentuale di successi delle sue magie) Louise un giorno, al posto di evocare un normale gufo o un drago, evoca Saito.
Saito è un normale ragazzo di Tokyo che sarà il famiglio di Louise vita natural durante e da come vedete dall'immagine postata la faccenda si fa subito complicata.
Anime pieno di tutto: fantasy, ecchi, sentimento, azione, dramma, comicità demenziale da fan service e incantesimi potenti di brutto brutto come quelli che vedevamo su italia uno con "un incantesimo dischiuso tra i petali del tempo".
Per molte puntate si parlerà della storia d'amore/sudditanza tra Louise e Saito ma non mancheranno le sottotrame di approfondimento dei singoli personaggi e in ogni serie una trama più o meno corposa che farà da filo conduttore.
La cosa più importante è che si parla un casino di tette. Ci sono puntate solo di tette e tastate e baci saffici, ed è la cosa più importante del cartone.
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lunedì 27 dicembre 2010
Breve, veloce e conciso:
baka to test to shoukanjuu : non ci credo di non aver mai recensito l'anime più divertente di sempre, consigliato. No sul serio, è una cazzata che fa ridere. Giuro.
Clannad: un pò harem, un pò poesia: tra piccoli e grandi problemi della vita quotidiana (che in giappone sembra essere drammatica, alla vista di questo anime)un ragazzo e le sue amiche risolvono i problemi di tutti e scoprono l'amore. Scontato è un pò scialbo.
Clannad - after story: Da pazzi malati. Prendete Clannad e togliete tutti i personaggi utili tranne i due protagonisti, questi due metteteli insieme e aggiungete chili di tragedia. Come spararsi nelle palle. Se qualcosa può andare storto nella vita in quest'anime c'è: lavoro, bimbi, morte e sfiga. Clannad al rogo!
Honey and Clover: inquietante. Dovrebbe essere un anime vita quotidiana/sentimentale ma in realtà è inquietante. Cioè c'è come protagonista una nana con problemi psicotici e ci sono almeno tre persone problematiche che se la vogliono fottere. Tra i tre c'è pure lo zio, a mio parere.
mercoledì 15 dicembre 2010
Princess Lover! Essere ricchi è meglio.
La scarsità di film appetibili - soprattutto da quando vige la regola "se non puoi parlarne bene o davvero male, non vale la pena parlarne"- mi costringe a recensire ancora una volta una serie anime: Princess Lover!
Ebbene le premesse c'erano tutte: tratto da un videogioco per adulti edito da "Ricotta" e spudoratamente ecchi.
Insomma è andata.
Aspè! Cos'è l'Ecchi? Ecchi è: una camerierina formosa che si rovescia addosso della panna motata che le imbratta le ditine, la boccuccia e finisce in gran parte giù per la scollatura.
Ecco.
Altra cosa da spiegare prima della recensione sono i FAN SERVICE: ovvero fare scene per la gioia dei fan come le tipine protagoniste della storia nude che si fanno la doccia insieme e si dicono "Oh, ma che bei seni che hai... mmh... vorrei averli anche io così! Me li fai toccare?" insomma come nella realtà.
La trama è quanto di più puerile e scontato esista al mondo (e la storia d'amore è ridicola visto che il titolo è Princess Lover con chi mai quaglierà il protagonista?): Teppei Arima è uno che fa brutto con la spada (e a vedere bene è un supereroe visto quello che riesce a fare durante l'anime) che si trova da mediocremente povero con genitori a spudoratamente ricco ma orfano, infatti dei terroristi poveri hanno ucciso la sua famiglia perchè erano segretamente degli ereditieri delle Arima ind. che sono un complesso di nonsisacosa pieno di quattrini.
Urge spiegazione: "terroristi poveri" significa che per tutto il cartone i ricchi saranno buoni e belli mentre i poveri saranno i cattivi che in quanto poveri odiano i ricchi, ovvio no?
Comnque: Arima diventa ricco e subito viene circondato da tante persone ricche e belle, su tutti la giovane principessina lasciva e porcella Charlotte Hazelrink che il nostro eroe salverà dai terroristi poveri proprio prima di diventare un megamilionario.
Tutto qui.
Stupido e sottotono c'è da segnalare però una puntata di puro FAN SERVICE alle terme - ma dai?- dove le scene di nudo vengono interrotte solo da interventi comici.
Il resto è nulla.
Premio della critica al super maggiordomo Alfred che ci mostra come vedono i giapponesi i vecchi che fanno questa professione: imbattibili nel combattimento, capaci di ogni possibile facezia e devoti alla causa.
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tipelle nude e ammiccanti
lunedì 13 dicembre 2010
Ookami-san to shichinin no nakama-tachi: cioè la Palmtop Taiga aveva una sorella?
Allora, la cosa che deve colpire subito è la somiglianza tra Ryoko Okami (la protagonista della storia) con la mitica Taiga di Toradora!. Detto questo l'anime è di buona fattura ma non è esattamente tra i migliori mai fatti: non proprio sentimantale, non esattamente comico e con poche scene di combattimento... insomma non si riesce bene ad inquadrare.
Di tutto un pò.
La trama tratta delle vicende di Ryoko, una ragazza piatta e con dei guantoni da boxe a forma di gatto che emettono un simpatico "miao" quando centrano il bersaglio; la nostra protagonista lavora presso la "banca Otogi" un posto dove ti fanno favori in cambio di... favori. Tipo mafia.
Le vicende che seguono l'arco narrativo dell'anime iniziano dall'incontro/ confessione dell'innamorato Ryoji Morino con la dura boxer, inseguito anche Morino verrà assorbito come componente della Banca OTogi grazie alla sua capacità di poassare inosservato, infatti il giovanotto soffre di scopofobia (spero si scriva così) e non sopporta gli sguadri altrui.
Particolarità dell'anime sono un leggero Fan Service che prende proprio tutto quello che capita e lo sbatte davanti allo spettatore (dal Loli al Maid), la voce narrante che a volte interagisce con i personaggi e soprattutto il continuo rimando alle favole classiche.
Narrato come una favola stessa, Ookami-san to shichinin no nakama-tachi, è permeato di personaggi- favola e vicende prese dall'immaginario comune che vanno dai più classici occidentali come Capuccetto Rosso e il Lupo (Okami stessa, vista in contrapposizione anche come una novella cenerantola), il brutto anatroccolo, la strega e il più Giapponese Momotaro.
lunedì 6 dicembre 2010
La ragazza che saltava nel tempo.
Non è magico come le opere di Miyazaki oppure quasi teologico come Tokyo Godfathers ma La Ragazza che Saltava nel tempo è permeato della fiabesca comunità della vita Giapponese, la scuola e la primavera, gli amici e il baseball giocato male in un campo semideserto e il portare piccoli doni ai famigliari.
In questo ambiente dove il susseguirsi sereno dei giorni è cosa buona, si muove la burrascosa e distratta e casinista e sfortunata (anche se lei è restia ad ammetterlo) Makoto Konno.
In un giorno come tanti altri Makoto ha un terribile incidente, la bici guasta non frena prima di un passaggio a livello e la poverina, sbattendo sulla sbarra di blocco del traffico, si vede catapultata proprio contro al treno di passaggio.
In quell'assolato giorno di Luglio Makoto muore. O meglio, sarebbe dovuta morire!
La ragazzina scopre di avere una particolare capacità: può saltare indietro nel tempo.
Così Makoto inizia a sfruttare la misteriosa capacità senza pensare che "il tempo non aspetta nessuno" (Zemekis rulez!) e si gode dieci ore filate di Karaoke, quando non c'è carne a cena torna alla sera precedente per gustarsela, spende i soldi per cibarie per poi tornare indietro nel tempo con la pancia piena e i soldi in tasca.
La ragazza si diverte, fino ad un certo punto.
Tutto molto situation commedy, tutto molto leggero etc etc... certo ad un certo punto Makoto compromette con il suo uso bislacco del potere l'amicizia/amore (?) con l'amico Chiaki, ma il vero dramma avverrà quando la giovane scoprirà che ogni volta che lei ha cambiato gli eventi della storia a suo favore, qualcun'altro ne ha pagato lo scotto.
Il cartone così diventa sempre meno leggero per arrivare nell'abisso della tragedia, ma non tutto è perduto! Con il potere di cambiare il tempo e con nuove rivelazioni sul futuro... tutto è possibile.
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sabato 4 dicembre 2010
L'ultimo Esorcismo.
Riuscirà ad impressionarci un film sulle possessioni demoniache in cui nessuno fa all'ammmore con i Piani Alti?
Ci troviamo in una di quelle parti bucodiculodelmondo dove la gente è cresciuta a pane, zappa e chiesa. Posti assurdi con gente assurda e storie ancor più fuori di testa: sette e diavoli e UFO.
Qui si dirige il reverendo Cotton, cialtrone pagato per fare esorcismi, uno showmnan che conosce tutti i trucchi per spaventare i bifolchi: fili attaccati ai quadri, sostanze chimiche che fanno bolle nell'acqua fredda e un paio di anelli che danno una piccola scarira al "posseduto" per rendere il tutto più... reale.
Cotton, padre di famiglia ed ora un uomo che penitio e stanco vuole fare vedere al mondo che gli esorcismi (o almeno quelli fatti da predicatori come lui) sono una truffa, è un uomo ironico nel dire che alla fine è come un dottore; lui cura "la mente di chi è convinto di essere posseduto".
E così con una equip formata da un'addetta ai suoni e un homo camera si prepara ad affrontare l'ultimo esorcismo della sua vita, che servirà ai posteri per capire cos'è realmente questa pratica.
Armato di una croce che emette gas e tanto charme, Cotton, inizia a lavorare sul caso di una 15 enne, tale NEll, che ammazza il bestiame del padre.
Dopo un primo esorcismo che sembra ben riuscito, la crew riparte per casa ma al motel ritrova la piccola NEll in stato catartico.
Da qui una serie infinita di eventi che si concludono con... beh non parliamone.
NEssun vomito verde, nè teste che si girano. Niente lievitazione o camminate a mò ragno giù per le scale ma solo cose "umanamente concepibili".
L'avventura di Cotton e crew è molto più matura di quella del classico "L'Esorcista" o quanto meno più reale e scaltra, continua ad imbrogliarci sulla presenza del demonio (c'è, non c'è, è colpa del padre fanatico e sbevazzone, la ragazzina è una troia etc...etc..) senza mai darci risposte soddisfacenti ma solo qualche colpo basso per farci spaventare.
Tutto sommato un bel Monkmentary.
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