CENTOMILA.
In ritardo come in ogni celebrazione di questo blog (vedi post sul primo anno di vita)arrivano i festeggiamenti su G.G.
Non è ancora diventato il sito di riferimento per la Nerd pride ma ci si sta lavorando e il fine ultimo è diventare così famosi da poter comprare un orso e uno stambecco e farli combattere circondati da dei pavoni in piazza del Duomo.
Fino ad adesso non è ancora possibile, comunque ecco dei disegni fighi fatti da disegnatori altrettanto fighi per omaggiare le centomila famigerate visite:
Andrea Strarosti (Bredan, Perfect Echo)
Fedreico Sfascia (Giada, Giustizia Arbitraria)
Riccardo Farina (Heavy Metal)
Il piano è questo:
1- Prendete l'immagine che vi piace di più.
2- Stampate l'immagine che vi piace di più su una maglietta.
3- Indossate la maglietta.
4- Fate cose oscene con la maglietta addosso al grido di "G.G. Akbar!"
5- vediamo chi finisce per primo sul telegiornale. Nella cronaca nera.
venerdì 6 maggio 2011
domenica 1 maggio 2011
Astarotte no Omocha!: quella volta che ho perso l'innocenza.
Io gli anime, i videogiochi e i fumetti li recensisco solo quando ho finito di vederli. Perchè almeno ho una visione completa dell'oprea e non giungo a giudizi affrettati e infatti non ho ancora parlato di Kuragehime o Mitsudomoe.
Ma questa volta il caso è diverso. Questa volta devo parlare dell'anime prima di averlo finito perchè è...è... TROPPO.
Prima di raccontarvi la trama mi sento in dovere di dire che il progetto Astarotte no Omocha! comprende Yui Haga a cui si può perdonare tutto dopo il mitico Baka to Test to Shōkanjū.
Ma veniamo alla trama.
Astarotte "Lotte" Ygvar è la principessa di uno dei nove regni (anche qui i giapponesi pescano a piene mani dalla mitologia nordica per fare un polpettone di robe incredibili, ma fa niente), ha una buffa coda rosa che termina con un cuoricino gli occhioni verdeazzurri e i capelli biondi. ASTAROTTE HA 10 - DIECI- ANNI.
LA giovane principessa vive felice ma ha un grosso problema perchè le Succubs devono avere un harem maschile e lei odia gli uomini. Fino a qui tutto molto divertente se non fosse che l'harem è obbligatorio visto che senza di quello le Succubs muoiono.
Ora, a cosa serve esattamente l'harem? L'harem deve essere riempito di maschi dai quali la principessa CHE HA DIECI ANNI deve trarre il suo nutrimento vitale: LA PRINCIPESSA PER VIVERE DEVE SUCCHIARE LO SPERMA.
DIECI ANNI, SPERMA.
Ora io non so come cazzo si possa fare che una bambina di dieci anni deve succhiare sperma per vivere ma è abbastanza... esagerato. Anche per i giapponesi.
L'anime per ora si presenta come una commedia priva di tratti hentai, ma nel secondo episodio si scopre che il lattre che beve la principessina è munto da una sua cameriera.
Fate voi.
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recensione anime
sabato 30 aprile 2011
THOR
sabato 23 aprile 2011
Ma i giapponesi come vedono gli italiani?
Kannagi. Recensione sottotono.
Kannagi. Che dire?
LA storia inizia con Jin, uno school boy tipico di ogni anime Giapponese che scolpisce da un ceppo di albero sacro (Kannagi) l'idolo di una dea che magicamente prende vita sottoforma della piccola loli Nagi.
Nagi dice di essere una dea e OVVIAMENTE Jin le crede. I due vivono insieme e hanno tante belle avventure e disavventure.
Dietro una trama così semplice c'è da storcere il naso ma la verità è che Kannagi ne ha più di una freccia nel suo arco:
Per prima cosa la comicità, non troppo spinta o parodistica ma comunque sempre presente come quando Nagi imita le supereroine in TV per sconfiggere le imputià (minuscoli insetti venefici di cui non viene spiegato nulla!) oppure come nella puntata in cui NAgi si chiude nell'armadio e non vuole più uscire o ancora quando si crea il dubbio che Jin sia homo o il fake trailer del cartone che vede NAgi in tv etc.. etc... beh avete capito che c'è tanta roba.
Poi Kannagi butta un sacco di carne al fuoco come il fatto che Nagi debba sconfiggere le sopracitate impurità oppure come qunado fa di tutto per diventare una simil-idol perchè attirando a sè i "credenti" il suo potere di dea cresce ed infine c'è sempre quel pizzico di harem che non fa mai male.
Ma il vero pregio di Kannagi è l'animazione. E non sto parlando solo di quel pizzico di estro registico che fa chiudere le scene con il cambio scena a cerchio a svanire sul nero come i vecchi film comici, ma parlo proprio delle qualità delle animazioni che nella maggior parte delle puntate - soprattutto le prime- è davvero a livelli altissimi e gli sviluppatori di A-1 Pictures lo sanno che è questo è il loro pezzo forte e fanno di tutto per fartelo capire, basta osservare le piccole mosse di ogni spostamento e la scena in cui Jin si lava i denti.
Tralasciando amenità come il taglio sul naso di Jin sul naso che si rifà alla fine dell'anime perchè così "è un cerchio che si chiude" oppure robe irrazionali tipiche però degli anime giapponesi, - il parde di Jin non c'è, dov'è? Non telefona mai? Come fa Jin a far passare NAgi come sua sorella? Come può Jin accettare semplicemente NAgi come dea e farsi delle domande solo alla fine? E poi ce ne sarebbero altre ma elencarle tutte è dura...- questo Kannagi è scritto e diretto bene, ha ottime animazioni e raggiunge dei livelli davvero interessanti.
venerdì 22 aprile 2011
PRO: la superputtana.
Lo One-Shot del 2002 scritto da Ennis e disegnato da Amanda Conner è un capolavoro d'irriverenza come tutte le opere dello scrittore di Preacher, Hitman e The Boys.
Ennis ci indottrina con la sua politica per la quale l'eroe non è necessario e piuttosto che minacce cosmiche alla Darkseid preferisce la dura e tremenda realtà.
Pro sarebbe un capolavoro di neorealismo se non ci fossero di mezzo i supereroi che , al solito, fanno una figura di merda quando è Garth Ennis a dirigerli.
Ed eccoci catapultati in un mondo dove i supereroi che proteggono la terra sono una J.L.A. di bimbiminkia, bambocciona ma non così distante dalla realtà come si crede - tra le altre cose Ennis riprende anche la vecchia polemicha dell'omosessualità tra Batman e Robin e ci gioca con gusto- che è impegnata a difendere la terra da avversari idioti quanto loro come i supercattivi Avverbio, Nome, Verbo e Aggettivo (perchè i nomi erano finiti, ci viene spiegato).
Oltre al mondo delle fantastiche battaglie in cielo, però, c'è la dura realtà dei vicoli dove una donna è costetta aprostituirsi per mantenere il figlio. Ovviamente entra in campo l'alieno maniaco osservatore che eccitato dalla donna decide di donargli i superpoteri perchè "in ogni uomo c'è il seme dell'eroe".
ED ecco accadere di tutto. LA donna si trasforma in Pro e si unisce alla "Lega dell'Onore", ma i caratteri bamboccioni e illusi di questi eroi non sono compatibili con una che ha vissuto la dura (la PIù DURA) realtà di ogni giorno.
Tra incoprensioni, piscia in faccia ai nemici, parolacce e superpompini con getti di sperma che abbattono aerei il rapporto tra il supergruppo si complica finchè Ennis esprime per bocca di Pro una parte fondamentale del suo pensiero: non servono eroi a questo mondo, servono persone con le palle di bombardare ospedali per ammazzare cellule terroristiche.
E tira fuori anche un discorso che aveva fatto Umberto Eco - se non sbaglio- tanto tempo fa che stringi stringi è che i supereroi combattono i supercattivi ma non capiscono che il male è qualcos'altro all'interno della società che spinghe una mamma a succhiare i cazzi per mantenere il figlio.
Alla fine un grande fumetto.
Fa parecchio ridere, comunque.
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giovedì 21 aprile 2011
Isekai no Seikishi Monogatari: figa e Mecha.
Masaki Kajishima è un figo. Lo è da quando ha creato Tenchi Muyo! e ci ha causto tutte quelle piccole, prime e imbarazzanti erezioni.
Ecco che ad un certo punto il buon Masaki arriva ai piani alti della AIC e dice di cagare fuori il quattrino perchè "ho un'idea come Tenchi Muyo ma con più figa. E poi ci sono i robot che combattono".
Allora tu che sei il capo della AIC che fai? Non gli tiri fuori la mazzetta di banconote?
E così è stato.
E noi ci ritroviamo tra le mani Isekai no Seikishi Monogatari, una specie di Spin- off di Muyo, con più figa e i robotti che combattono.
Ora, il design dei mecha non è quello di Gadgadget e la figa non è quella di Tenchi Muyo, ma rima nesmpre una buona prova.
In una dimensione che ha un pò del fantasy e un pò di quel confuso che sembra girare in testa ai giapponesi che in Index vedono la Chiesa come setta magica e qui me la ritraggono come culla di una scienza mistica, si muove il magnifico Kenshi Masaki che è legato in qualche modo a Tenchi Masaki, ma questo ve lo cercate voi sul web.
Kenshi è capace di fare tutto, è un grande lavoratore, mitico atleta, fa innamorare le donne ed è anche un grande combattente. Inutile dire che non ispira simpatia.
In una prima puntata che sembra essere la stessa scena ripetuta 4 volte vediamo Kenshi che passa da attentatore alla vita di Lashara Earth XXVIII (una Loli di nobili origini) a suo servitore.
Fin qui è tutto apposto, ci sono i mecha e combattono.
POI.
MEtà serie- fai sei puntate- in cui non accade nulla e Kenshi è in una cazzo di scuola per Seikishi (esseri umani che guidano i robot. Si chiamano in modo strano perchè anche i robot non si chiamano robot ma Seikijin) che fa il gallo circondato da un sacco di tipelle.
Non sarebbe così disdicevole se una puntata non durasse 45 minuti. E io me le sono viste TUTTE.
Poi, dopo che Kenichi ha fatto il gallo scoppia la guerra totale. E ci si diverte un pò di più.
Anche in questo anime il ruolo della donna è pessimo, visto che i piloti maschi sono pochi, infatti, spetta alle donne farsi il culo e anelare lo sperma maschile per la discendenza. O robe simili, ma non ci vado molto lontano.
Se si evitano i paragoni con altri cartoon di genere il prodotto ne esce bene, se invece ci metti in mezzo LAgann e Evangelion ne esce con le ossa rotte.
Postilla: perchè copiare evangelion con il cavo della corrente se i robotti sono maggggici?
Postilla 2: di solito negli anime ci sono i jingle nelle scene fighe. Qui no. C'è una theme song pessima.
Postilla 3: Una regia in alcuni punti davvero scandalosa, che ci vuole un post solo per analizzarla e non tengo voglia. Vi basti sapere che non è saggio omettere le cose fighe di un cartone, quando queste accadono.
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