venerdì 22 aprile 2011

PRO: la superputtana.



Lo One-Shot del 2002 scritto da Ennis e disegnato da Amanda Conner è un capolavoro d'irriverenza come tutte le opere dello scrittore di Preacher, Hitman e The Boys.
Ennis ci indottrina con la sua politica per la quale l'eroe non è necessario e piuttosto che minacce cosmiche alla Darkseid preferisce la dura e tremenda realtà.
Pro sarebbe un capolavoro di neorealismo se non ci fossero di mezzo i supereroi che , al solito, fanno una figura di merda quando è Garth Ennis a dirigerli.
Ed eccoci catapultati in un mondo dove i supereroi che proteggono la terra sono una J.L.A. di bimbiminkia, bambocciona ma non così distante dalla realtà come si crede - tra le altre cose Ennis riprende anche la vecchia polemicha dell'omosessualità tra Batman e Robin e ci gioca con gusto- che è impegnata a difendere la terra da avversari idioti quanto loro come i supercattivi Avverbio, Nome, Verbo e Aggettivo (perchè i nomi erano finiti, ci viene spiegato).
Oltre al mondo delle fantastiche battaglie in cielo, però, c'è la dura realtà dei vicoli dove una donna è costetta aprostituirsi per mantenere il figlio. Ovviamente entra in campo l'alieno maniaco osservatore che eccitato dalla donna decide di donargli i superpoteri perchè "in ogni uomo c'è il seme dell'eroe".

ED ecco accadere di tutto. LA donna si trasforma in Pro e si unisce alla "Lega dell'Onore", ma i caratteri bamboccioni e illusi di questi eroi non sono compatibili con una che ha vissuto la dura (la PIù DURA) realtà di ogni giorno.

Tra incoprensioni, piscia in faccia ai nemici, parolacce e superpompini con getti di sperma che abbattono aerei il rapporto tra il supergruppo si complica finchè Ennis esprime per bocca di Pro una parte fondamentale del suo pensiero: non servono eroi a questo mondo, servono persone con le palle di bombardare ospedali per ammazzare cellule terroristiche.
E tira fuori anche un discorso che aveva fatto Umberto Eco - se non sbaglio- tanto tempo fa che stringi stringi è che i supereroi combattono i supercattivi ma non capiscono che il male è qualcos'altro all'interno della società che spinghe una mamma a succhiare i cazzi per mantenere il figlio.

Alla fine un grande fumetto.

Fa parecchio ridere, comunque.

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