lunedì 13 dicembre 2010

Ookami-san to shichinin no nakama-tachi: cioè la Palmtop Taiga aveva una sorella?



Allora, la cosa che deve colpire subito è la somiglianza tra Ryoko Okami (la protagonista della storia) con la mitica Taiga di Toradora!. Detto questo l'anime è di buona fattura ma non è esattamente tra i migliori mai fatti: non proprio sentimantale, non esattamente comico e con poche scene di combattimento... insomma non si riesce bene ad inquadrare.
Di tutto un pò.
La trama tratta delle vicende di Ryoko, una ragazza piatta e con dei guantoni da boxe a forma di gatto che emettono un simpatico "miao" quando centrano il bersaglio; la nostra protagonista lavora presso la "banca Otogi" un posto dove ti fanno favori in cambio di... favori. Tipo mafia.
Le vicende che seguono l'arco narrativo dell'anime iniziano dall'incontro/ confessione dell'innamorato Ryoji Morino con la dura boxer, inseguito anche Morino verrà assorbito come componente della Banca OTogi grazie alla sua capacità di poassare inosservato, infatti il giovanotto soffre di scopofobia (spero si scriva così) e non sopporta gli sguadri altrui.
Particolarità dell'anime sono un leggero Fan Service che prende proprio tutto quello che capita e lo sbatte davanti allo spettatore (dal Loli al Maid), la voce narrante che a volte interagisce con i personaggi e soprattutto il continuo rimando alle favole classiche.
Narrato come una favola stessa, Ookami-san to shichinin no nakama-tachi, è permeato di personaggi- favola e vicende prese dall'immaginario comune che vanno dai più classici occidentali come Capuccetto Rosso e il Lupo (Okami stessa, vista in contrapposizione anche come una novella cenerantola), il brutto anatroccolo, la strega e il più Giapponese Momotaro.

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