domenica 7 febbraio 2010

FRONTIERS ai confini dell'inferno



... la locandina italiana (qui sopra)è più brutta di quella originale. Io questa l'ho messa per dispetto.
Alùra! Che dire di questo torture film, che si pone come valida alternativa alle porcherie d'oltreoceano? Beh... le premesse per non andare a vederlo ci sono tutte: il regista/scrittore di questo film è stato "il ragazzone speciale di mamma e papà" Xavier Gens ovvero l'uomo a cui hanno concesso di fare il film di "Hitman" senza che - probabilmente- abbia mai toccato il videogioco, i protagonisti sono i soliti francesi del ghetto mezzo araboaborigenoitalofranchiklingoniani che hanno fatto la loro comparsa con un grande Vincent Cassiel nell'Odio e da lì non ce li si è smollati più - anche perchè piacciono a Luc Besson- e per finire: se mi devo guardare un film di tortura mi guardo un capolavoro come Martyr.



Perchè sia stato considerato uno dei migliori horror francesi negli ultimi dieci anni viene completamente ignorato, forse nel 2007 contava più emulare Eli Roth e i suoi "finti horror" conosiuti sotto il nome di Hostel che avere una critica decente e qualcuno che i film li guardi prima di guidicarli. Bah.
Comunque chi si presta alla visione di questo film deve bene capire di cosa si tratta; cosa è in realtà il prodotto che ci si trova innanzi: un torture movie.
Film di tortura. Già.
Cose che Deodato faceva anni fa, adesso dei giovanotti ce le ripropongono sminuzzandole e rendendole inefficaci. Già.
Come ci fu dimostrato in Cannibal Holocaust, se devi torturare qualcuno hai tre modi efficaci per fottere il cervello dello spettatore ed imprimergli bene il tuo film in testa: 1- carico emozionale: devi far capire che gli attori che vengono smembrati non sono solo carne da macello, ma hanno dei sentimenti, sono gente che ama ed ognuna è aratterizzata a modo suo... e per ognuna di esse, quando giungerà la loro raccapricciante fine, dobbiamo soffrire, dispiacerci per il futuro che non potranno vivere, per le loro gioie passate etc... ci si deve IDENTIFICARE con il poveraccio che si apre sotto i colpi di scure.
2- Devi spingere, cazzo devi spingere come un porco sul fottuto accelleratore dello Splatter - Gore e non lasciarlo mai, MAI! Ora l'accetta in fronte e la recisione dei vari legamenti non funziona più; la gente vuole vedere un bastoncino di fetro infilato nel GLANDE e poi spezzato, un divaricatore vaginale infilato fra una costola e l'altra e le puntate di Amici di Maria De Filippi a rotazione. Robe pesanti.
P.s. il cazzo reciso in Hostel parte 2 è ovviamente preso dal grande Ruggero Deodato, sempre in Cannibal Holocaust.
3, ma non ultimo punto: la tortura è doppia goduria gaudiente quando si trasmuta in torture porn, cioè iniziamo a toccacciare le parti basse e si vedomo minne spuntar fuori con fare melonesco oppure con fare anni '80 (vedi sempre Deodato che come avrete capito è l'espressione più alta del torture movie figo, almeno secondo il sottoscritto).




L'attire della protagonista di Frontier ricorda quella della protagonista del francesissimo e degno di nota "Alta Tensione"di Alexandrè Aja, che a sua volta ci riportano a quelli di Ripley in Alien 4 che è sempre di un francese che a sua volta ci ricordano bla bla bla.. insomma la protagonista ha un taglio di capelli che sopperisce alla mancanza di schelettro storico del plot, che al posto di essere creato ex - novo per terrorizzarci in questa Francia che si riscopre nel cinema un poco pop e cafoncello è in realtà il continuo delle vecchie storie dei film americani degli anni '80, con endogamia e incesti, mongoloidi enormi e mattatoi ma soprattutto i giovani e sventurati protagonisti che si sfumacchiano un paio di cannoni e che vogliono solo infilare il pisello in qualsiasi buco.
L'aggiunta al quadretto solito è che qui siamo in Francia, ci sono meno tette e i cattivi sono Nazi.
E tutti godo a far saltare la testa ai nazi, applauso per la truculenta fucilata in primo piano con una telecamera che non si sposta e ci fa vedere come sono i nazi all'interno. Vedete il film e capite.



La trama è semplice: 4 amici, una rapina che va male e la fuga da Parigi.
I quattro amici finiscono (due prima e due dopo)in un cazzo di OSTELLO (!?) dove ci stanno dei nazi endogami che li uccidono come porci.
Non si preme sulle scene truculente, non vedrete sfiziose torture ne terribili mutilazioni.
Non è - anche se Wikipedia italiana sembra sostenerlo- un torture porn, anzi non si vede nemmeno una tetta perchè la protagonista viene ripresa di schiena quella mezza scena in cui è nuda.
E' almeno in grado di farci apprezzare i personaggi? Beh, confronto ai sei (parte uno + parte due) signor Nessuno degli Hostel di Eli Roth che li fa amare i personaggi, direi! Il probelma è che secondo i canoni di un normale film ci ritroviamo a soffrire - ma nemmeno tanto- quando la coppia di innamorati viene separata, gli altri ci stanno tutti un pò sul cazzo: l'italiano (che nella versione italiana non si capisce essere italiano) è un porco e sottolinea con grandi gesti ogni cosa che dice, l'algerino è timido e tenero e la coppia di (ex-) innamorati sono un coraggioso LUI e un gravida LEI (almeno ci fa pena il feto... bah!).
Mettiamola così, FRONTIERS è sempre meglio di HOSTEL e sempre meno di MARTYR.

Da guardare solo se non si ha proprio un cazzo da fare o se si è fanatici del genere.

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